Highlights 2022, un anno nel segno della bufala (e non parliamo di mozzarella)

La raccolta delle principali fake news circolate online (e non solo) nel corso di questi 365 giorni

30/12/2022 di Enzo Boldi

La fantasia al potere. Soprattutto quella degli diffusori di bufale che – utilizzando il mezzo digitale – riescono ad alimentare storie inesistenti, teorie del complotto e cospirazioni varie. Ma i social sono solamente uno dei tanti mezzi con cui sono state diffuse le principali fake news del 2022, visto che anche la politica – a suon di dichiarazioni – continua (seguendo un trend che va avanti da anni) a dare in pasto all’elettorato delle narrazioni che, per usare un eufemismo, potremmo definire distopiche. Insomma, parte delle bufale più in voga nell’anno che si sta per concludere hanno avuto una grancassa mediatica attraverso le piattaforme social. Ma non tutte.

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Quest’anno, nel report di Giornalettismo sulle Fake news 2022, abbiamo deciso di suddividere le bufale che sono circolate con maggior veemenza in tre categoria. La prima contiene tutte quelle che hanno riflessi sulla politica e su alcuni fatti di cronaca avvenuti nel corso degli ultimi 365. Poi, ovviamente, un capitolo sarà dedicato alle narrazioni false fatte attorno alla guerra in Ucraina. Infine, andremo ad analizzare alcuni trend social: notizie nate dalla condivisione compulsiva da parte degli utenti (spesso coadiuvati anche da alcuni organi di stampa che non hanno fatto bene il loro lavoro) e che, poi, sono state smentite dai debunker. E dalla realtà.

Fake News 2022, la disinformazione su politica e fatti di cronaca

La politica è da sempre il terreno più fertile per l’allevamento di bufale da dare in pasto agli elettori. Uno dei casi che Giornalettismo ha analizzato da vicino parte dalle dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero degli Interni – il leghista Nicola Molteni – che in un’intervista a Libero Quotidiano ha detto che dal 2017 a oggi (escludendo la parentesi di Salvini al Viminale) la “Sinistra” avrebbe fatto sbarcare un milione di migranti in Italia. Numeri a caso, completamente falsi e smentiti dai dati pubblicati proprio dal Ministero dell’Interno. Rimanendo nel centrodestra, avevano fatto scalpore le parole del Presidente del Senato Ignazio La Russa che aveva provato a definire “fake” la foto scattata a Palazzo Madama e che immortalava i famosi “appunti” di Silvio Berlusconi contro Giorgia Meloni. E GTT ha smentito la narrazione mistificatoria del co-fondatore di Fratelli d’Italia andando proprio alla fonte: l’autore di quello scatto. Un altro tema molto caldo, collaterale alla politica, riguarda il famoso viaggio di Giorgia Meloni a Bali (per il G20) accompagnata dalla figlia. La Presidente del Consiglio si sfogò sui social, durante il suo viaggio di ritorno, per le critiche mosse nei suoi confronti per aver deciso di portare con lei la bambina, ma sui social è nato un “movimento” di utenti che sostenevano l’inesistenza di queste accuse. In realtà, come spiegato in questo approfondimento, la donna a capo del governo è stata presa di mira sia sui social (per quella scelta) che da alcuni articoli pubblicati sui alcuni dei principali quotidiani italiani.

Ma ancor più recente è la storia dell’emendamento (approvato con il voto di fiducia alla Legge di Bilancio 2023) sulla caccia ai cinghiali anche nelle aree urbane e protette. Alcuni esponenti del governo (e il primo firmatario di quella proposta emendativa) hanno provato a smentire la notizia, ma il WWF ha smentito tutte le bufale raccontate per tentare di indorare la pillola. Così come la narrazione fatta dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul decreto anti-rave party che, infatti, dovrà essere modificato in Parlamento (se mai si arriverà all’approvazione).

Non solo politica, però. Perché nelle fake news 2022 ci sono anche narrazioni bufalesche legate a fatti di cronaca. In particolare due fanno riferimento a due eventi che hanno colpito le Marche. Prima la falsa correlazione tra l’alluvione di settembre e il passaggio di un presunto aereo con le onde elettromagnetiche (falsità ripetuta anche in televisione); poi un’altra falsa attribuzione che ha correlato le trivelle nell’Adriatico agli eventi sismici nella zona di Pesaro a inizio novembre.

Ma tra le bufale da annoverare per questo 2022 che si sta concludendo, è impossibile non citare la fake news della morte di Rosa Russo Iervolino, la facile sintesi giornalista fatta sulle parole di Morgan sulla musica trap, la bufala sul costo di oltre 53 euro (per il cittadino) per ottenere lo SPID. Infine, una menzione d’onore per il can can mediatico che si scatenò dopo il presunto ritrovamento di una stella delle Brigate Rosse in uno degli ascensori Rai a Saxa Rubra. Subito si parlò di “avvertimento” nei confronti dell’allora direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano per via della sua presenza alla convention di Fratelli d’Italia (che poi lo ha nominato Ministro della Cultura), poi si arrivò alla verità: quella stella incisa sullo specchio dell’ascensore era lì da anni. E alla verità ci si è arrivati osservando alcuni selfie che i dipendenti erano soliti farsi all’interno del vano.

Fake News 2022 sulla Guerra in Ucraina

Purtroppo, il 2022 è stato anche l’anno delle Guerra in Ucraina. Ibrida, partita da attacchi informatici (che sono proseguiti nel tempo) fino all’invasione delle truppe russe su ordine di Vladimir Putin. Storie di bombardamenti e scie di sangue che hanno stravolto la vita dei cittadini ucraini. Storie di narrazioni false, come quella che voleva additare come messinscena il bombardamento all’ospedale di Mariupol declinata, in Italia, anche stravolgendo le parole della giornalista Rai Giovanna Botteri. Sullo stesso piano si può inserire la storia del Centro Commerciale Amstor di Kremenchuk che, secondo la narrazione fallace che correva sui social, era chiuso da oltre un anno e quindi al suo interno non potevano esserci persone (e, quindi, nessuna vittima da quel bombardamento russo del 27 giugno).

E, ovviamente, il caso più emblematico delle fake news 2022 sulla guerra in Ucraina riguarda il massacro di Bucha, il sobborgo alle porte di Kyiv. Partendo da alcuni giornalisti italiani che, da una poltrona di casa, mettevano in dubbio le testimonianze riprese e raccontate dagli inviati, passando per i video tagliati ad arte per accusare gli ucraini di una messinscena, fino ad arrivare a narrazioni atte a mistificare la realtà: dai manichini al posto dei cadaveri, ai corpi delle vittime che si muovono (ovviamente è un falso), fino ai soldati che spostano i cadaveri per simulare il massacro. Una campagna di falsità che poi è stata smentita dalle ricostruzioni reali di quel che è stato un vero e proprio massacro.

A tutto ciò si aggiungono altre narrazioni social: dalla tavola di un gioco di ruolo spacciata sui social (e ripresa anche da alcune trasmissioni televisive, spacciandola per reale) per la mappa delle sale interne dell’Acciaieria Azovstal, fino al presunto arresto di un generale della Marina Militare americana che avrebbe lottato, proprio nell’acciaieria, al fianco dell’esercito ucraino contro i russi. Infine, le diverse bufale su Volodymyr Zelensky: dalle varie fotografie (artefatte) e video fake che mostrerebbero il Presidente ucraino seduto alla sua scrivania di fronte a strisce di cocaina, fino al “Mein Kampf” dello stesso Zelensky.

I trend social e le bufale dell’anno

Politica, attualità e, ora, i trend social. Perché se le bufale sono spesso trainate dalle condivisione sulle varie piattaforme senza alcuno spirito critico, esistono delle fake news che nascono e muoiono proprio sui social network e che, ovviamente, hanno un peso molto differente. Come quando, a fine novembre (anche per colpa di alcuni organi di informazione) è diventata virale la notizia del decesso della star di TikTok “Nonna Giovanna” morta dopo esser caduta in un camino acceso. Poi, tra Instagram e il social della Gen Z, era diventato virale il video di un bagnino che lanciava le persone da uno scivolo di un parco acquatico, con uno dei lanci finito malissimo. Ma si trattava di un video modificato. Falso come la dichiarazione non reale, ma attribuita, mai fatta da Elodie in merito alla Divina Commedia “omofoba”. Non vero come il selfie con vista sulla terra dallo spazio attribuito all’astronauta italiana Samantha Cristoforetti.

E ce n’è anche per la morte della Regina Elisabetta. Dalle classiche teorie – che tornano in voga in ogni occasione – sui Simpson che avrebbero previsto la data del decesso della monarca britannica (ma si trattava di una clip modificata), fino al caso di Davide Petrullo, salito agli “onori” della cronaca social per aver previsto quando sarebbe morta Queen Elizabeth. E nel capitolo delle paradossali teorie del complotto, ce n’è una in voga questa estate: i panda non esistono (ma era una bufala nata e morta su TikTok).

Fake news 2022, il caso Gubbio

E alla fine di questo lungo viaggio tra le principali fake news 2022, non potevamo che fermarci a Gubbio. Una storia nata via Whatsapp che poi è finita sui social network, prima di sbarcare sui quotidiani che non hanno effettuato alcuna verifica prima di pubblicare quella che – a tutti gli effetti – non solo era una non-notizia, ma era una notizia falsa. Parliamo della vicenda di quell’audio in cui si narrava di un imprevisto, un’intossicazione alimentare che avrebbe provocato una dissenteria di gruppo, ripreso e diventato virale sui social. Nonostante il ristorante “incriminato” avesse già smentito tutto prima che la non-notizia diventasse virale. Noi di Giornalettismo non ci siamo fermati all’apparenza, abbiamo contattato fonti istituzionali (anche il Centro Salute della cittadina umbra) e il circolo di pesca dei protagonisti di questa vicenda. E da lì abbiamo smontato una narrazione completamente falsa sulla vicenda che aveva attirato l’attenzione di milioni di italiani. Nonostante fosse falsa.

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