La bufala dell’aereo Nato che ha causato l’alluvione nelle Marche va in onda in tv

La storia, già ampiamente smentita, è stata mandata in onda per bocca di un presunto esperto su Telecolor

18/10/2022 di Ilaria Roncone

Il fact checking dopo il fact checking. Questo è quello che, oggi, ci troviamo costretti a fare. La notizia e quella dell’aereo con le onde elettromagnetiche prima dell’alluvione nelle Marche che – nella seconda metà di settembre, ormai un mese fa – ha devastato la regione. In seguito all’alluvione, tipo di evento devastante frutto del cambiamento climatico che diventa sempre più comune, sui social ha cominciato a circolare una bufala aereo alluvione Marche.

In breve, c’è chi ha notato che il 18 settembre il Boeing E-3 Sentry (NATO01) avrebbe sorvolato per un lungo lasso di tempo la zona compresa tra Marche e Emilia-Romagna. In questa presunta rotta – secondo chi l’ha notata – il velivolo avrebbe fatto cloud seeding, ovvero un’azione atta a provocare la pioggia in maniera artificiale. Si tratta di una teoria che non trova alcuna conferma, considerato che per quanto accaduto nelle Marche ci sono precise spiegazioni scientifiche, ma che ha trovato spazio nel corso del programma Laboratorio Salute su Telecolor, importante emittente televisiva regionale.

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La bufala aereo alluvione Marche in onda in tv

«Chiaro che sulle Marche insisteva una copertura di nubi – afferma colui che è stato individuato da Paolo Attivissimo come «Giorgio Pattera, noto sciachimista, un biologo che nonostante sia biologo è capace di negare l’esistenza di una intera specie documentata da secoli (i ragni migratori)» – però da piovere normalmente a devastare popolazione, campi e città in questo modo ce ne passa».

Prosegue: «Cosa è successo? Abbiamo osservato che, nello stesso giorno, dalla base Nato di Gelsenkirchen è partito un aereo Nato che doveva recarsi in Turchia». Mentre parla viene mostrata, sugli schermi dello studio tv, la presunta rotta di questo aereo la cui fonte è il canale Telegram di Davide Zedda. Poi, non si sa perché, si è fermato esattamente sulle Marche – lì dove è successo il finimondo – e ha insistito lì per quattro ore, è andato avanti e indietro tipo scie chimiche appunto, e poi se ne è tornato a casa senza aver fatto niente». La conduttrice in studio spiega che l’immagine proverrebbe da un’app che fornisce in tempo reale ciò che accade nei cieli del mondo.

Cosa è accaduto nelle Marche? Quei 400 ml di acqua caduto in così poco tempo sono effetto delle alte temperature del mar Mediterraneo – superiori di 3 o 4 gradi rispetto alla media del periodo – che hanno creato un effetto a catena sulle perturbazioni. Parlare di clud seeding e di scie chimiche equivale a negare un fenomeno che la scienza è riuscita a spiegare con esattezza. Risulta ancora più grave che una televisione regionale inviti qualcuno a raccontare quella che, in conclusione, è una bufala.

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