Non è vero che il bombardamento dell’ospedale di Mariupol è una messinscena

In alcune chat sovraniste e in seguito alla diffusione di alcuni video sui social network, si è diffusa la teoria complottista che tutto quanto avvenuto ieri a Mariupol sia stato frutto di interpretazioni di attori

10/03/2022 di Redazione

Quando anche una tragedia come quella del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol viene messa in dubbio, significa davvero che le speranze di poter confidare in una audience disposta a fruire dell’informazione in maniera corretta sono ridotte al lumicino. Si stanno diffondendo delle teorie complottiste – favorite anche dalla diffusione di immagini totalmente fuori contesto – su una presunta messinscena all’ospedale di Mariupol: secondo queste teorie, le persone che si vedono nelle fotografie sarebbero degli attori, poiché pazienti e dipendenti della struttura erano già stati evacuati dall’ospedale stesso.

LEGGI ANCHE > Il video che mostra la “bufala della guerra in Ucraina” è una bufala

Ospedale di Mariupol, la bufala del complotto sulle immagini dei feriti

Partiamo dal presupposto che quelle immagini che arrivano dalla città di Mariupol sono state girate da reporter di guerra, che sono sul territorio e che svolgono un lavoro pericolosissimo, essendo proprio nel cuore dei combattimenti tra l’esercito russo e l’esercito ucraino. Dobbiamo ringraziare l’Associated Press – uno dei servizi di agenzia stampa più prestigiosi al mondo – se abbiamo delle immagini della devastazione dell’ospedale di Mariupol:

Secondo alcuni utenti dei social network – che evidentemente traggono i loro spunti di riflessione dalla propaganda filorussa -, queste immagini sarebbero al contrario frutto di performance attoriali e adducono come prova il fatto che l’ospedale di Mariupol non sia stato effettivamente bombardato. Per dimostrarlo, pubblicano alcune immagini di un edificio che, tuttavia, non è affatto corrispondente all’ospedale di Mariupol che è stato colpito dai raid russi. Le differenze tra i due edifici sono state mostrate efficacemente da un thread di David Puente su Twitter:

La narrazione sull’ospedale di Mariupol è stata distorta da alcune informazioni riportate da fonti russe secondo cui la struttura sarebbe stata utilizzata dal battaglione Azov come deposito di armi. In realtà, le due strutture – come detto – non coincidono e le immagini che sono state girate, in cui si vedono donne e bambini soccorsi dagli operatori, corrispondono effettivamente all’ospedale pediatrico di Mariupol.

Questa narrazione avrebbe tratto in inganno anche diverse persone che, in Italia, hanno una discreta influenza su Twitter. In realtà, in seguito alle spiegazioni offerte dai fact-checkers i tweet di questo tenore sono stati perlopiù rimossi.

Foto IPP/zumapress/Smolyenko/Ukrinform – Zaporizhzhia – ucraina 07-03.2022 – Nella foto la colonna di autobus con il segno della croce rossa in attesa di poter entrare a Mariupol per consegnare beni di prima necessità e evacuare civili – corridoio umanitario

Share this article
TAGS