Il blogger ucraino di Bucha spiega: «Il mio video è stato tagliato e usato per minimizzare»
In un successivo video pubblicato sul suo canale YouTube, il food-blogger @gratedpie ha spiegato cosa si era diffuso nei giorni precedenti
06/04/2022 di Gianmichele Laino
Si sa bene che, in un contesto bellico, la propaganda rappresenta un limite importante nella sua narrazione. Per questo motivo muoversi al suo interno non è affatto semplice. A volte, si rischia anche di vedere le proprie parole finire in una sorta di spirale di opinioni che non coincidono con il loro senso iniziale. È quanto accaduto a Volodymyr Sklyarov, un food-blogger di Bucha, autore del canale YouTube @gratedpie. Un video da lui realizzato sarebbe stato estrapolato dal giornalista russo Solovyov che, dunque, lo avrebbe utilizzato per spiegare come a Bucha l’esercito del Cremlino si fosse comportato correttamente. Si tratta di un video che viene citato spesso, in chiave filo-russa, per raccontare i fatti di Bucha: lo si utilizza in combinazione con diverse altre fonti. Il video del sindaco di Bucha, ad esempio, che il 31 marzo annuncia la liberazione della città senza citare il massacro o il video postato il 2 aprile dalla polizia ucraina entrata per bonificare la zona che, però, non si sofferma sull’area dove sono stati ritrovati i cadaveri dei civili, né sulla parte della fossa comune davanti all’edificio sacro. Nel pomeriggio del 4 aprile, il blogger è intervenuto con un nuovo video per chiarire il contesto delle sue parole.
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Blogger ucraino spiega il senso delle sue parole su Bucha
In questo video, il blogger spiega di aver fatto un video che è stato tagliato e poi riproposto nella sua short-version da Solovyov, che è molto seguito in tutto il mondo per il suo punto di vista filo-russo. Per questo ha iniziato a ricevere tante visite ai suoi canali e tanti messaggi. Il video, però, è stato tagliato rispetto al suo originale e questi tagli lo avrebbero trasformato in un video pro-Russia, contro le sue stesse intenzioni.
Da qui, il blogger inizia a dare alcune testimonianze su quello che ha visto a Bucha: i russi che si sarebbero nascosti nelle case private della gente, di come lui ha visto morti trasportati con i carrelli della spesa e per strada. Tuttavia, quello che il blogger ha visto è avvenuto prima del 10 marzo, giorno in cui è andato via dalla città. Alcune fonti americane sostengono che alcuni cadaveri di Bucha risalgano proprio a quell’altezza cronologica, individuando – dunque – un punto comune (su cui saranno ovviamente fatte opportune verifiche) a proposito della cronologia dei fatti di Bucha.
Nel video, dice di aver visto alcuni militari russi che hanno prima torturato e poi vestito un ragazzo con la loro divisa e l’hanno messo a tiro dei cecchini ucraini in modo da poterli localizzare. Alla fine, il blogger “ringrazia” – con intento polemico – Solovyov che ha repostato un suo video, seppur tagliato, perché adesso più persone potranno vedere i suoi video e capiranno cosa sta accadendo veramente.