I video del conflitto Israele-Hamas nelle pubblicità delle app di gaming

Alcune app di giochi hanno ospitato ads con immagini realizzate dal Ministero degli Esteri. Tutto ciò non è conforme ai Regolamenti e alle policies degli app store

05/11/2023 di Redazione Giornalettismo

La maggior parte delle app di gioco sui nostri dispositivi digitali (smartphone o tablet) contengono anche ampi – e a volte invadenti – spazi pubblicitari. Negli ultimi giorni, in alcune di queste sono comparsi degli ads contenenti alcune immagini della guerra a Gaza. La maggior parte dei frame era parzialmente oscurato, ma si tratta di contenuti diffusi anche su giochi quotidianamente usati da un pubblico di minori. Come è potuto accadere che i video del conflitto tra Israele e Hamas finissero tra le “pubblicità” sulle app di gaming?

Video Israele-Hamas su app di gaming, cosa è successo

Mancano molte risposte a questo interrogativo, ma due cose sono certe: quei video sono stati realizzati dal Ministero degli Esteri israeliano (che sostiene di non averne chiesto l’utilizzo sotto forma di pubblicità in app) e quegli ads sono comparsi all’interno di diverse applicazioni di gioco per i più piccoli. Colpa di Apple e Google che non hanno fatto rispettare le policies sugli annunci pubblicitari vietati? Il caso è molto delicato, perché oltre al mancato rispetto delle regole pubblicitarie interne, potrebbe anche intervenire la Commissione Europea per la violazione delle norme sui “contenuti sensibili” ai sensi del DSA.

Sta di fatto che dal 7 ottobre scorso, Israele ha intensificato la sua campagna di sponsorizzazione dei propri contenuti su molte piattaforme. Una propaganda aggressiva non solo attraverso i canali social istituzionali (compresi quelli del Primo Ministro Netanyahu), ma anche utilizzando moltissimi altri strumenti digitali. Il Ministero degli Affari Esteri ha parlato di un investimento pari a 1,5 milioni di dollari, ma alcune analisi esterne parlano di una cifra cinque volte superiore. Il tutto mentre nel mondo reale proseguono i bombardamenti e continuano a crescere i numeri delle vittime civili.

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