Le bufale sul 5G: dal vaccino ai tumori | RICETTA ROSSA

Nella dodicesima puntata di Ricetta Rossa, abbiamo intervistato il dottor Fiorenzo Corti, vicesegretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale

20/12/2023 di Redazione Giornalettismo

La scorsa settimana, Giornalettismo ha smentito – insieme alla caporedattrice di Butac e parte della redazione di “Dottore, ma è vero che…”, Noemi Urso, tutte le fake news legate al mondo delle onde elettromagnetiche e del Wi-Fi. Oggi, nella dodicesima puntata dal format “Ricetta Rossa”, siamo andati ad approfondire tutte quelle narrazioni false legate alle nuove tecnologie di comunicazione e connessioni. Insomma, parliamo delle bufale sul 5G e quegli strambi e paradossali collegamenti che sono stati fatti – durante la fase più acuta della pandemia Covid e l’inizio della campagna di immunizzazione – con i vaccini. Per farlo, abbiamo intervistato il dottor Fiorenzo Corti, vicesegretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG).

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Dinamiche social che, per certi versi, si sono trasferite anche nel mondo reale. Nel corso del nostro lavoro quotidiano, abbiamo più volte smentito le più paradossali bufale 5G che correvano libere in rete (come quella delle persone vaccinate esplose a causa del 5G o quella sulla moria improvvisa di uccelli a Roma). Una minoranza rumorosa che ha diffuso queste fake news diventate virali sulle piattaforme social: «Che sia tanta la gente che ha paura di questa nuova tecnologia, direi di no – ci ha spiegato il dottor Corti -. C’è, comunque, una quota di popolazione che non solo di fronte a questa tecnologia nuova, ma di fronte a qualsiasi novità nutre sempre qualche sospetto o qualche perplessità. Io direi che, tra l’altro, queste preoccupazioni sono legate proprio a una quota estremamente piccola di popolazione, ma molto attiva. Soprattutto sui social».

Bufale 5G e vaccini, l’intervista a Fiorenzo Corti

Vaccini, la causa di moltissimi complotti social. Il vicesegretario della FIMMG ha, però, imparato qualcosa dallo scorrere di queste bufale: «La cosa è stata interessante, soprattutto perché mi sono letto qualcosa sul grafene che assolutamente non conoscevo. Questa roba che è proprio a uno spessore atomico è un qualcosa di molto interessante dal punto di vista conoscitivo, anche se penso che non utilizzerò mai questo tipo tipo di conoscenza». Ironia a parte, il tema del 5G e dei vaccini è stato al centro di dibatti social che hanno infiammato la rete. Per fortuna, un fenomeno ristretto limitato a una piccola porzione dei social: «Con la nostra organizzazione (FIMMG, ndr), durante il periodo Covid abbiamo messo in piedi numerosi centri vaccinali. Abbiamo vaccinato più di un milione di persone e assicuro che questioni che riguardavano il vaccino e il 5G sono venute fuori in un numero assolutamente limitato di popolazione. Se dovessi dare un numero, siamo sotto l’1%».

Alcuni episodi, però, si sono trasferiti anche nel mondo reale, come ricorda il dottor Fiorenzo Corti: «Però le scritte sui muri con scritto “assassini”. Cioè, addirittura in provincia di Milano hanno cercato di dare fuoco a un nostro centro vaccinale. Non ce l’hanno fatta perché probabilmente non erano particolarmente abili. Ma, comunque, è stata una brutta esperienza». Anche perché, tutte queste bufale sul 5G rientrano all’interno di uno spettro molto più ampio: quello dell’elettromagnetismo. E, anche su questo, in rete si è parlato – senza una conferma scientifica – di una correlazione con il cancro:  «Mi pare ci siano decine di migliaia di studi su questo tema ed è giusto che le autorità sanitarie lo vadano a esplorare – ha concluso il dottor Corti -. In questo momento non mi risulta ci sia uno studio che, in qualche modo, apra a una correlazione fra il 5G e i tumori».

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