Se anche tu hai bloccato, almeno una volta, tuo zio o tua zia su Facebook

Siamo partiti da uno studio che ha analizzato come millennials e GenZ si comportano nel bloccare o limitare l'attività social di un parente su Facebook o su Instagram

04/02/2023 di Redazione Giornalettismo

Cena in famiglia, sabato sera. Si parla di politica. Il cugino millennial non apprezza la tirata dello zio omofobo sul Festival di Sanremo. Il giorno dopo, scorrendo la bacheca Facebook dello stesso zio, si rende conto che i temi di quella conversazione da tavola, in realtà, vengono quotidianamente affrontati anche nelle sue interazioni sul social network. D’istinto, il cugino millennial lo blocca su Facebook. Sempre la stessa cena in famiglia, sabato sera. La più piccola della tavolata, la cugina neo-diciottenne, ha abbandonato la compagnia per trascorrere il resto della serata insieme agli amici. Il solito zio le chiede di non fare tardi e di non andare in giro per locali. D’istinto, la cugina GenZ lo blocca su Instagram. Due esempi che descrivono due dinamiche osservate da uno studio di Time2Play, condotto da Sara Marazza: millennials e GenZ non si fanno problemi a bloccare parenti sui social. I primi lo fanno più per motivi “politici”, i secondi più per evitare intrusioni nella propria vita privata.

Bloccare parenti sui social, cosa dice lo studio

Time2Play, prendendo spunto da uno studio americano, ha condotto una indagine statistica sul fenomeno in Italia. Abbiamo parlato con Sara Marazza, che ha seguito da vicino tutti i passaggi del sondaggio e ne ha analizzato i risultati. Ma abbiamo anche capito, dalla viva voce delle persone che sono abituate a fronteggiare la questione nella vita reale, come Teresa Agostini, quanto sia importante tracciare un confine tra la propria immagine digitale e ciò che avviene quotidianamente nella vita reale. Inoltre, abbiamo evidenziato come i social network, in realtà, favoriscono – attraverso diversi strumenti – la limitazione sulla visualizzazione dei contenuti da parte di followers indesiderati, a vari livelli e secondo diverse priorità. E cosa dice la legge italiana in merito a casi di cronaca che, magari, sono partiti proprio da una limitazione dell’attività social? Lo abbiamo analizzato nel monografico di Giornalettismo sul tema.

Il monografico di Giornalettismo sul blocco dei parenti sui social network

Come ti blocco la famiglia: il 40% degli italiani nasconde il suo profilo Facebook ai parenti

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L’esigenza di tracciare un confine tra la persona e la digital creator. L’intervista a Teresa Agostini, @littleladyterry
«Chi blocca su Facebook lo fa per i contenuti, su Instagram invece si cerca di proteggere la propria immagine»

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