La settimana del rientro di Trump su Facebook

Due anni dopo la sospensione, l'ex Presidente degli Stati Uniti potrà tornare a pubblicare post su Facebook e Instagram. La decisione arriva due mesi dopo il via libera anche da parte di Twitter

29/01/2023 di Redazione Giornalettismo

La data di scadenza era nota a tutti, per questo la notizia di Donald Trump che torna attivo su Facebook (e Instagram) non dovrebbe aver colto nessuno di sorpresa. Eppure la decisione presa da Meta ha riportato alla ribalta il tema della moderazione di contenuti sulle principali piattaforme social, con annessi trattamenti da “figli e figliastri”. Perché l’ex Presidente degli Stati Uniti riavrà i propri account a due anni dalla sospensione per aver incitato la folla a compiere l’assalto di Capitol Hill il 6 gennaio del 2021. Ventiquattro mesi passati lontano dai social tradizionali, con il tycoon che ha dato vita a un suo problematico social network. E ora che si avvia la campagna elettorale in vista delle Presidenziali del 2024, c’è grande fermento nel capire con quale atteggiamento l’imprenditore tornerà a utilizzare i social.

Trump torna su Facebook 2 anni dopo, la decisione di Meta

La conferma della fine dell’embargo da Facebook e da Instagram (dopo quella già arrivata, nel novembre scorso, da Elon Musk a nome di Elon Musk) è arrivata direttamente dal Presidente degli Affari Globali di Meta, Nick Clegg. Un comunicato in cui si spiega come fosse prevista, fin dall’origine, una valutazione del comportamento di Trump alla scadenza dei due anni dalla sospensione. E si è deciso, sull’altare del pluralismo in vista della campagna elettorale, di restituire a Trump i suoi account. Giornalettismo, dunque, ha ripercorso le varie tappe degli accadimenti degli ultimi 24 mesi, compresi i cambiamenti sulla moderazioni dei contenuti. Ha poi effettuato due parallelismi: la decisione di riabilitare l’ex numero uno della Casa Bianca paragonata a quella presa nei confronti di CasaPound; i provvedimenti presi contro Trump nel 2021 messi a confronto con l’immobilismo davanti ai comportamenti (non uguali, ma analoghi) avuti da Jair Bolsonaro. Da qui due riflessioni: la moderazione social è fallita e il sospetto che il reintegro di Trump su FB e IG sia una risposta “commerciale” di Meta a Twitter (per via dei futuri e futuribili post sponsorizzati in vista della campagna elettorale). E sullo sfondo resta The Truth Social, la valvola di sfogo e di creazione del consenso in cui si è rinchiuso l’ex Presidente nell’ultimo anno abbondante. Infine, una nota di colore: Facebook (Meta?) può disabilitare definitivamente un account?

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