Milioni di canzoni non saranno più disponibili su TikTok?

La rottura tra la Universal Music Group e la piattaforma ha portato a un mancato rinnovo di contratto di licenza. Una vicenda molto simile al caso Meta-SIAE

03/02/2024 di Redazione Giornalettismo

TikTok è la piattaforma dei nuovi tormentoni musicali. Video in cui creator e utenti realizzano contenuti anche basandosi sui trend del momento. L’ultimo italiano – oltre ad Annalisa – a esser riuscito a diventare “virale” sul social grazie al suo brano “Controtempo”, è Calcutta. Ma ora quella sua canzone è destinata a essere rimossa dal catalogo della musica disponibile su TikTok. Tutta colpa del mancato accordo tra la piattaforma e la Universal Music Group, l’etichetta di cui fa parte il cantante di Latina. E con lui, sono destinati a dire addio (almeno per il momento) altri grandissimi della musica italiana e internazionale.

Musica su TikTok, milioni di canzoni saranno rimosse

Da Taylor Swift a Justin Bieber, passando per gli U2 e i Coldplay. Questi i big internazionali che fanno parte del roster degli artisti sotto l’etichetta UMG. Tornando in Italia, troviamo anche molti dei cantanti che si esibiranno sul palco dell’Ariston da martedì prossimo, quando inizierà il Festival di Sanremo 2024. Quindi, questa trattativa interrotta rischia di avere grandi ripercussioni anche in termini di popolarità per tutti i cantanti coinvolti in questa vicenda. A loro insaputa.

Ma perché si è arrivati a questo? Universal Music accusa TikTok di aver proposto un rinnovo dell’accordo – scaduto il 31 gennaio – a condizioni economiche non vantaggiose per gli artisti (in termini di royalties). Inoltre, non ci sarebbe stata un’intesa neanche sulla tutela artistica ai tempi dell’intelligenza artificiale. Dall’altra parte, la piattaforma sostiene che sia stata l’etichetta a essere “avida” e a non avere a cuore cantanti e canzoni. Dunque, ci si ritrova a una fase simile a quella del marzo 2023, quando per due mesi la musica SIAE venne cancellata da Instagram (e Facebook). E, a proposito, il 31 gennaio è stato anche il giorno in cui scade quell’accordo transitorio. Che ne sarà della musica sui social?

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