Servizi online e competenze digitali: l’Italia è fanalino di coda in Europa

Il primo rapporto Digital Decade della Commissione UE ha messo in evidenza tutte le problematiche del nostro Paese

01/10/2023 di Redazione Giornalettismo

La Commissione UE ha pubblicato il primo report Digital Decade che analizza lo stato dell’arte del processo di digitalizzazione dell’Europa. All’interno del documento è stato fornito un quadro generale della situazione in base agli obiettivi stabiliti nel corso degli anni precedenti e proprio da lì sono emersi alcuni aspetti molto importanti che sottolineano come – su buona parte dei punti – l’Italia sia ancora indietro. In particolare, il dato sulle competenze digitali vede il nostro Paese come fanalino di coda rispetto agli altri Stati membri.

Digital Decade, il Rapporto UE sulla digitalizzazione dell’Italia

Solo il 46% degli italiani, infatti, ha competenze digitali di base. Nonostante gli investimenti (parziali e iniziali) del PNRR, i laureati in corsi ICT rappresentano solamente l’1,5% del totale (in Europa, la media è del 4,2%). A tutto ciò si somma anche un’altra problematica: nonostante gli sforzi degli ultimi anni, il nostro Paese non è ancora riuscita a rendere digitali la maggior parte dei servizi pubblici. Una questione non da poco, visto che parte dei finanziamenti europei vanno proprio in quella direzione.

C’è, però, anche un dato positivo: l’Italia è in testa per quel che riguarda la connettività 5G. Il lavoro da fare, però, è ancora molto affinché le infrastrutture di oggi e di domani siano pronte a sostenere un traffico sempre più ampio e l’evoluzione delle tecnologie digitali. E parlando sempre di “connessioni”, tutto il Vecchio Continente viaggia a rilento per quel che riguarda la banda ultra-larga. Ma l’Europa si aspetta un cambio di passo anche sul mercato dei semiconduttori, dopo l’entrata in vigore del Chips Act.

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