Chi fermerà la musica (su Instagram e Facebook)?

Migliaia di brani sono stati cancellati dalla libreria musicale di Meta: il motivo risale al mancato accordo tra il colosso americano e la SIAE per il copyright delle opere

19/03/2023 di Redazione Giornalettismo

I due litiganti e il terzo (anzi, i terzi visto che le parti coinvolte qui sono tantissime) che non può godere. Lo scontro SIAE-Meta che, in verità, sta andando avanti da diverso tempo e che soltanto tra giovedì e venerdì ha trovato un riscontro pratico con la cancellazione di tutti i brani SIAE dalla libreria di Meta (con – di conseguenza – il silenziamento di tutti i reels e i video che erano stati pubblicati con questi stessi brani di sottofondo), è stato definito ai microfoni di Giornalettismo, dal CEO di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) Enzo Mazza “il lockdown digitale della musica italiana”.

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Scontro SIAE-Meta, le tappe

La prima tappa è stata quella della scadenza dell’accordo, a gennaio 2023. Si è andati avanti per alcune settimane nella speranza di trovare una ricomposizione della vicenda. La Società Italiana autori ed editori ha fatto appello alla direttiva europea sul copyright, chiedendo maggiore chiarezza a Meta sull’effettivo utilizzo delle tracce musicali dei suoi artisti, in modo tale da poter ricalibrare l’offerta sulla base di dati concreti. Meta, però, è andata avanti per la propria strada e, quando non c’è stato verso di sedersi al tavolo delle trattative, ha intrapreso un’azione di forza.

Il tutto a discapito degli artisti, dell’industria discografica (che da Instagram e Facebook nel 2022 ha ricavato 20 milioni di euro) e dei creators che hanno utilizzato le musiche per i loro reels (anche quelli con voice-over) e che, dall’oggi al domani, si sono ritrovati con dei video muti nel loro feed (sì, anche quelli con voice-over, considerato un’unica traccia con la musica ormai non più coperta da diritti). In mezzo, il giallo di Soundreef, l’organizzazione indipendente da SIAE che tutela i diritti di una vasta parte del panorama musicale italiano: nonostante le rassicurazioni di Meta, tra giovedì e venerdì, erano scomparsi anche molti dei loro brani, che non rientravano negli accordi tra SIAE e il colosso di Mark Zuckerberg.

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