Perché il sequestro del video Youtube di Gabriele Vagnato è destinato a fare storia

Nel monografico che abbiamo dedicato al sequestro preventivo di un video del creator Gabriele Vagnato (l'accusa è di diffamazione) abbiamo spiegato perché costituisce un unicum nella storia della giurisprudenza italiana

19/03/2023 di Redazione Giornalettismo

Perché il sequestro preventivo del video di Gabriele Vagnato per diffamazione merita attenzione? Abbiamo scelto di dedicare un monografico di Giornalettismo alla questione perché si tratta, a tutti gli effetti, di una prima volta in Italia. Una di quelle che aprono la strada a un modo diverso, a livello di giurisprudenza, di trattare le cause per possibile diffamazione a mezzo social.

Il caso di Gabriele Vagnato accusato di diffamazione a mezzo social

Abbiamo scelto, partendo dal caso e spiegando il perché della scelta del sequestro preventivo da parte del Tribunale di Riesame, di approfondire cosa dice la legge italiana sulla diffamazione a mezzo social. Di recente, inoltre, la Cassazione si è pronunciata in merito al reato di diffamazione a mezzo web sancendo che è dal giorno in cui l’immagine, la frase o il video offensivo vengono pubblicati che parte il periodo per stabilire il termine di prescrizione per presentare la denuncia del reato.

Si tratta anche del primo caso in cui l’Italia riesce a dialogare con Google avendo una serie di informazioni in merito al video e ottenendone l’oscuramento nel contesto in cui, finora, le Big Tech si sono sempre fatte scudo sfruttando il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

(Immagine copertina: Foto IPP/Lauro Montagnini)

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