De Magistris dice che ieri sera a Napoli «ha vinto il contagio della felicità» | VIDEO

18/06/2020 di Enzo Boldi

Quanto accaduto a Napoli dopo il rigore decisivo segnato da Milik è il tema del dibattito odierno. Una questione che ha sollevato le reazioni sia della politica che degli esperti che hanno ritenuto, come ovvio, sbagliati quegli assembramenti per celebrare la vittoria della Coppa Italia ai danni della Juventus. E sui festeggiamenti Napoli è intervenuto anche il sindaco partenopeo Luigi De Magistris che, ospite di Coffee Break su La 7, ha rilasciato una dichiarazione sibillina che non ha il minimo sapore della critica.

LEGGI ANCHE > L’inviato Rai a Napoli: «Sono saltate le norme e quindi chiuderei qui il collegamento»

Il sindaco di Napoli, stuzzicato dal conduttore di Coffee Break sulle immagini arrivate ieri sera dalla sua città, ha commentato sibillinamente: «Ha vinto il contagio della felicità». Poi, incalzato dal giornalista sulla possibilità che un evento simile – muovendo le stesse critiche avanzate nei confronti del centrodestra per la manifestazione in piazza del 2 giugno scorso, dei gilet arancioni di Pappalardo tra piazza Duomo e piazza del Popolo a Roma e dei tifosi della Reggina scesi in strada per festeggiare la promozione in Serie B – possa provocare altri contagi, ha replicato: «Non credo».

Festeggiamenti Napoli, le parole di De Magistris

Insomma, De Magistris non critica e si limita a una battuta sui festeggiamenti Napoli di questa notte. Il tutto arriva dopo le critiche mosse da Ranieri Guerra (membro del board dell’Oms) che ha definito «sciagurati» i tifosi scesi in strada, accalcati, per celebrare il trionfo in Coppa Italia; e anche dopo l’attacco di Matteo Salvini (rivolto, perlopiù, al governatore della Campania Vincenzo De Luca) per questi stessi fatti. La speranza, come sempre, è che questa festa non provochi ulteriori contagi in un periodo nel quale si sta provando, faticosamente, a rialzare la testa dopo mesi di privazioni per salvaguardare la nostra stessa salute.

(foto di copertina: da Coffee Break, La 7)

Share this article