X è la piattaforma dove circolano più fake news sul conflitto Israele-Hamas

Dalla lettera della Commissione Europea, passando per le evidenze palesi della piattaforma. Ma anche gli altri social non stanno messi meglio

15/10/2023 di Redazione Giornalettismo

Ogni evento che accade nel mondo è accompagnato da una lunga serie di bufale. Quando si parla di conflitti, la disinformazione è ancora più acuita. E i social network hanno un ruolo predominante nell’attivazione e nella proliferazione di queste dinamiche. X, in particolare, è la piattaforma su cui le fake news (bipartisan) sul conflitto in corso tra Israele e Hamas si sono diffuse maggiormente. Ma non c’è solo questo: sul social di Elon Musk continuano a comparire video e immagini “illegali”, ovvero tutti quei contenuti che mostrano violenze e assassini.

Fake news Israele-Hamas, le bufale circolano su X

Anche la Commissione Europea ha inviato una lettera a X, chiedendo di procedere – ai sensi del Digital Service Act (DSA) – di rimuovere immediatamente tutto ciò che viene considerato illegale. Dal canto suo, la piattaforma di Musk ha detto di aver già cancellato decine di migliaia di post e di aver bannato moltissimi profili legati ad Hamas. Ma lo sta facendo con un’enorme lentezza, visto che alcuni video violenti hanno ottenuto milioni di visualizzazioni (e alcuni sono ancora online). Tutta colpa del taglio al team di moderazione che rende l’attività di monitoraggio lacunosa e tecnicamente non fattibile.

Ma X non è l’unica piattaforma social su cui questo fenomeno continua a trovare terreno fecondo. Una prima analisi di NewsGuard, che ha appena lanciato il suo “Centro di monitoraggio della misinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas”, ha già inviato almeno quindici narrazioni false sul conflitto. Questo avviene anche su Facebook, Instagram e TikTok e ricalca, per modalità, le stesse dinamiche che abbiamo già conosciuto nelle prima fasi della guerra tra Russia e Ucraina.

 

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