L’esordio di Vito Crimi non è andato benissimo: dimentica le ‘5 Stelle’ del M5S | VIDEO

28/01/2020 di Enzo Boldi

Sono giorni difficili, come quasi ogni tornata elettorale locale, per il Movimento 5 Stelle. La doppia sconfitta, che ha tutti i connotati della vera e propria batosta (seppur prevedibile) in Emilia-Romagna e Calabria, ha aperto l’ennesimo fronte di riflessione tra i pentastellati. Il capo politico ad interim, Vito Crimi, non ha responsabilità fattive (per via del breve tempo da quando è in carica) su questi deludenti risultati e, forse per l’emozione del suo nuovo ruolo o per via di un palpabile caos, si presenta con una mezza gaffe rimediata solo alla fine.

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Davanti a una platea di cronisti, Vito Crimi stava enunciando i principi fondamentali del Movimento 5 Stelle, quelli che i pentastellati devono tornare a inseguire per recuperare appeal e consensi nell’elettorato ormai disilluso. Le famose cinque stelle che, poi, hanno dato il nome a quelle che, originariamente, erano chiamati grillini. Ma qualcosa è andato storto, complice un vuoto di memoria.

L’esordio con gaffe di Vito Crimi

Come si vede e ascolta nel video condiviso su Twitter da Pietro Raffa, il capo politico ad interim – in attesa degli Stati Generali di metà marzo – ricorda: «I Cinque stelle non erano sinistra o destra, sopra o sotto. I Cinque stelle erano acqua pubblica, ambiente, connettività, trasporti». E ne manca una, perché ci siamo fermati a quattro.

La quinta stella

Allora Vito Crimi, scrutando l’orizzonte cercando di ricordare quale fosse la quinta stella, inizia a scuotere il dito indice della mano sinistra per prendere tempo. Poi, dopo alcuni secondi di imbarazzo – cercando un suggerimento ‘dal pubblico’ – ecco sovvenire l’ultimo punto cardine e fondante del M5S: «Innovazione. La quinta stella è l’innovazione». Salvato in corner, dunque: il Movimento 5 Stelle ha rischiato di perderne una.

(foto di copertina: frame da video Twitter di Pietro Raffa)

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