Un tribunale russo ha inflitto ad Amazon una multa di 4 milioni di rubli
Si tratta delle prime multe inflitte ad Amazon per aver violato le leggi russe
18/10/2022 di Giordana Battisti
Un tribunale russo ha inflitto una multa di 4 milioni di rubli ad Amazon, l’azienda di e-commerce statunitense, per la mancata cancellazione dalla propria piattaforma di contenuti considerati illegali in Russia.
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I casi per cui Amazon è stata sanzionata dalla Russia
Secondo quanto riferito da un corrispondente di Interfax, un’agenzia di stampa russa, la Corte dei magistrati del distretto di Tagansky di Mosca ha deciso inizialmente di imporre il pagamento di una multa di 1 milione di rubli ad Amazon per aver violato le leggi russe. «La società Amazon è stata ritenuta responsabile per aver commesso un reato amministrativo e multata di un milione di rubli», ha affermato il giudice. In questo caso, Amazon è stata accusata e ritenuta responsabile di non aver cancellato informazioni sui metodi di suicidio, che rientrano nella «propaganda del suicidio» illegale secondo la legge russa.
Successivamente, la Corte dei magistrati ha ritenuto Amazon responsabile di aver commesso un secondo reato amministrativo relativo anche in questo caso alla mancata cancellazione dalla propria piattaforma di informazioni la cui diffusione è vietata in Russia, in particolare informazioni riguardanti i luoghi e i metodi di distribuzione di sostanze stupefacenti. Per questo secondo reato, ad Amazon è stata inflitta una multa di tre milioni di rubli.
Nonostante le grandi aziende tecnologiche e multinazionali negli ultimi mesi siano state di frequente oggetto di attacchi e accuse da parte del governo russo, queste sono le prime multe inflitte ad Amazon per aver violato le leggi russe. Nei mesi precedenti, per esempio, i social network TikTok e Facebook sono stati multati per non aver cancellato i contenuti che violano le leggi russe sulla «propaganda LGBT» mentre Meta, l’azienda proprietaria di Instagram e Facebook, è stata inserita nella lista delle organizzazioni estremiste.