Google Maps dimostra come i trend di TikTok siano più potenti di TikTok

Su TikTok sta circolando un trend per cui è fondamentale usare Google Maps per poterlo seguire. Su questo, è opportuno fare una riflessione: la piattaforma fa di tutto per trattenere i suoi utenti all'interno dell'app, ma non riesce a frenare la potenza dei trend.

18/10/2022 di Giorgia Giangrande

Su TikTok sta circolando un trend che mostra un determinato luogo di Google Maps quest’anno, il 2022, e molti anni fa. Per esempio, il 2008. Il paragone è impressionante, perché su ciò che l’occhio umano ha visto e la mente immagazzinato ma poi dimenticato dieci anni fa o più, le telecamere di Google Maps hanno lasciato traccia. Direttamente dall’app – posizionandosi in un determinato punto – è possibile scegliere l’anno di cui si vogliono vedere le istantanee. Un tuffo nel passato. Un video dopo l’altro, la funzionalità di un’app che serve per orientarsi ha generato un vero e proprio trend Google Maps su TikTok.

Per seguirlo, però, è essenziale uscire da TikTok: praticamente ciò che la piattaforma tende sempre più a evitare.

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Come funziona il trend Google Maps TikTok

Anzitutto, prima di procedere con argomentazioni varie, è necessario fermarsi un attimo e rispondere alla domanda: «Che cos’è un trend?». Un trend è un video che nasce come fine a sé stesso e unico, ma che – dopo aver raggiunto un elevato numero di interazioni (mi piace, commenti, salvataggi, ma soprattutto visualizzazioni) – viene replicato nella forma e nelle caratteristiche. In questo modo, si creano nuovi contenuti con qualcosa in comune tra loro. Tale effetto domino, video dopo video, genera un trend. Quindi, la tendenza in piattaforme come TikTok o Instagram nei Reel a creare contenuti aventi tutti le medesime caratteristiche: lo stesso audio in sottofondo, lo stesso effetto o, più in generale, un elemento che funge da filo rosso per tutti i video.

È esattamente ciò che è successo con il trend di Google Maps. Su TikTok, il trend ha totalizzato milioni di visualizzazioni e l’elemento che accomuna gli svariati video – oltre naturalmente ad uno Screen Recording delle mappe di Google nel paragone tra il prima e il dopo di un dato luogo – è l’audio Its just a cigarette legend MASHUPUn audio nato dall’incontro tra due brani.

Per spiegare meglio a cosa stiamo alludendo, ecco di seguito qualche esempio:

@machevoiao Vi giuro che è lo stesso identico punto della via, incredibile 🚇 #primaedopo #beforeandafter #metropolitana #italia #roma #cambiamento #italiamigliore ♬ Its just a cigarette legend MASHUP – Gym Fanatic

@machevoiao Il nuovo volto di Roma Tiburtina 🚂 #primaedopo #beforeandafter #italia #roma #romatiburtina #stazionetiburtina #cambiamento #italiamigliore #modernizzazione ♬ Its just a cigarette legend MASHUP – Gym Fanatic

@machevoiao Una struttura all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione 🏙️ #primaedopo #beforeandafter #italia #roma #cambiamento #università #romatre #italiaabbandonata #italiamigliore ♬ Its just a cigarette legend MASHUP – Gym Fanatic

Per creare l’effetto, basta aprire l’app di Google Maps e posizionarsi in un punto qualsiasi del nostro globo terrestre. Dopodiché, cliccando sul quadrante dell’anteprima di quel punto con la modalità street view, compare un’indicazione di quanti anni fa sia quella ripresa. Per esempio, «3 anni fa». Accanto a questo dato, apparirà (ma non in tutti i punti possibili) la dicitura «Vedi altre date» che, se cliccata, dà all’utente la possibilità di scegliere quale anno si desidera. Fino a più di 10 anni fa. Molti dei punti sulla mappa, almeno in Italia, sono retrodatabili fino al 2008.

TikTok fa di tutto per trattenerti dentro l’app

La tendenza della piattaforma di trattenere quanto possibile gli utenti all’interno dell’app trova due esempi emblematici in TikTok Now – il diretto competitor di Be Real – e nel Centro Elezioni di TikTok.

Nel primo caso, TikTok Now invita gli utenti a catturare ciò che si sta facendo in quel momento utilizzando la fotocamera anteriore e posteriore dei loro dispositivi. Gli utenti ricevono ogni giorno una richiesta di catturare un video di 10 secondi o una foto statica per condividere immediatamente ciò che stanno facendo.

Nel secondo caso – e ne abbiamo parlato approfonditamente nel corso della campagna elettorale 2022 – il Centro Elezioni che TikTok ha inserito all’interno dell’app è stato sia una tutela nei confronti degli utenti per fornir loro informazioni attendibili sia uno stratagemma per permettere agli utenti di informarsi senza uscire dall’app.

Cosa accomuna i due esempi? Lo abbiamo già detto: l’obiettivo di fare tutto dentro TikTok.

Eppure, alla luce di quanto abbiamo inquadrato in questo articolo, sembra che nell’obiettivo a cui la piattaforma tende qualcosa sfugga: la potenza dei trend. Che nascono nella piattaforma ma che da essa straripano, strabordano, si servono di ulteriori declinazioni altrove – come su Google Maps – e poi vi ritornano.

Qualcuno avrebbe cantato: certi trend non finiscono, fanno giri immensi – passano per app terze – e poi ritornano. Quanto piace questo a TikTok? Se da una parte l’importante è che gli utenti comunque ritornino nell’app, dall’altra TikTok deve pur accettare che tutto può essere (un Centro Elezioni o un copia-incolla di Be Real), ma non di certo un’applicazione di Mappe. Anche se…

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