TikTok guadagna con le livestream di famiglie siriane che chiedono l’elemosina

La scoperta documentata è frutto di un'inchiesta della BBC che è durata cinque mesi e ha coinvolto trenta account che facevano video chiedendo elemosina su TikTok

12/10/2022 di Ilaria Roncone

Si tratta di un’indagine condotta dalla BBC che ha evidenziato come TikTok guadagni sulle livestream di famiglie siriane che chiedono l’elemosina. Queste persone hanno raccontato le loro storie in live, ottenendo donazione, ma l’azienda ha agito trattenendo fino al 70% di quel ricavato. Quanto? Si tratta anche di mille euro l’ora ottenuti facendo video con bambini che piangono e applaudono così da ottenere più soldi tramite regali virtuali. Con i video elemosina TikTok, quindi, chi sembra averci guadagnato maggiormente è proprio la piattaforma.

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Video elemosina TikTok, che tipo di contenuti sono

Si tratta di ore e ore di diretta facilmente rintracciabili sul social in cui si vedono bambini siriani che chiedono l’elemosina, applaudono quando la ricevono e – di tutto questo guadagno – a trattenere il 70% è TikTok. Il dibattito sulla richiesta di elemosina via social e sul mostrate beneficienza è molto acceso sul fronte dell’etica di azioni del genere.

«Per favore metti mi piace», «per favore regala»: queste sono le sole parole in inglese che conoscono e pronunciano, chiedendo regali digitali che poi si tramutano in denaro. Le storie raccontate sono dolorose e difficili, di quelle che accendono nell’animo umano la voglia di aiutare e di donare soldi, peccato solo che – questi soldi – non finiscano nelle tasche di queste persone ma vadano a costituire un guadagno della piattaforma che fa da veicolo affinché contenuti del genere arrivino a più persone possibili. Il fenomeno della richiesta di aiuto è in piedi da parte delle famiglie siriane è in piedi dall’inizio del 2022.

Il lavoro di cinque mesi di BBC ha previsto il monitoraggio di 30 profili di profughi siriani: guadagni sempre più alti ma sempre meno soldi ricevuti dalle famiglie. Un giornalista, fingendosi un profugo, ha deciso di contattare un’agenzia affiliata a TikTok per chiedere in dotazione smartphone e account. Iniziando a fare dirette, a fine giornata si è reso conto di aver ricevuto solo il 31% del denaro accumulato tramite il meccanismo dei regali. A questo, inoltre, si è dovuta sottrarre la percentuale per il ritiro di soldi (10%) e quella per gli intermediari (35%).

Le contraddizioni con la policy TikTok

Tra le varie regole di TikTok troviamo anche: «Prevenire il danno o il pericolo di sfruttamento dei minori sulla piattaforma». Considerato che in questi livestream vengono mostrati bambini sofferenti e spesso con handicap fisici, una regola del genere appare paradossale vista la scelta di veicolare questi contenuti lesivi sia per la dignità di quei bambini che per la dignità delle loro famiglie. Dopo l’inchiesta della BBC – che evidenzia come anche la regola degli account che per chiedere l’elemosina dovrebbero avere almeno mille follower non sia stata rispettata – tutti i profili esaminati dalla testata sono stati chiusi.

La posizione di TikTok sulla questione

La redazione è stata contattata da TikTok con la richiesta di inserimento della dichiarazione della piattaforma – attribuita a un portavoce – in merito alla questione: «Seriamente preoccupati per le informazioni forniteci dalla BBC, abbiamo intrapreso un’azione tempestiva e scrupolosa per rimuovere gli account che violavano le nostre Linee Guida della Community. Abbiamo inoltre terminato il rapporto con l’agenzia in questione e scritto a tutte le agenzie che si occupano delle LIVE, reiterando l’obbligo di osservare le nostre rigorose policy, così come specificato negli accordi contrattuali. Questo tipo di contenuti non è consentito sulla nostra piattaforma e stiamo ulteriormente ampliando le nostre policy a livello globale in materia di sfruttamento della mendicità».

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