C’è un network di siti “italiani” inaffidabili generati con l’AI

La scoperta in un report di Newsguard. E ci sono moltissime stranezze dietro questa galassia di portali collegati tra loro

16/07/2023 di Redazione Giornalettismo

Nomi che non hanno un senso logico. Non-notizie spacciate per notizie che contengono tutte le caratteristiche (dialettiche e non solo) di ciò che viene generato attraverso il più comune (ChatGPT) strumento di intelligenza artificiale conversazionale generativa. Sono ben 36 i siti UAIN “italiani” identificati nell’ultimo report di Newsguard. Tutti sono collegati tra loro, attraverso dei link presenti all’interno del footer di ogni singolo portale. Siti che diffondono disinformazione, “redatti” da un chatbot AI senza alcun controllo umano per verificare che i contenuti siano affidabili. Tutti conditi da quei titoli clickbait che portano traffico sulle pagine.

Siti UAIN italiani, il network scoperto da Newsguard

Giornalettismo, partendo dallo spunto i Newsguard e da un’intervista a Virginia Padovese (co-autrice del report), ha analizzato quei siti inaffidabili che pullulano all’interno dell’ecosistema online. Dalla non-notizie pubblicate a cadenza quotidiana, passando per il nome del proprietario. Ed è qui che arriva uno dei tanti lati oscuri: tutti i portali di questo network riportano il nome di “Rosa Rossi”, residente a Bari. Ma i contatti mail presenti risultano essere inesistenti. Dunque, chi ha registrato quei domini? Un’azienda spagnola, con sede sulle Isole Baleari, che si occupa proprio di registrazione di domini.

Quindi, anche le informazioni non combaciano tra di loro. Così come sono oscuri i motivi del perché sia stato realizzato questo network, dato che nessun sito monetizza attraverso i canonici banner pubblicitari. Ed è qui che sorge un’ultima domanda: OpenAI, l’azienda che ha sviluppato ChatGPT, è a conoscenza dell’utilizzo e degli abusi che gli utenti fanno del suo prodotto di punta?

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