Le differenze tra 4K (o UHD) e 1080p con HDR

Cosa cambia nella visione dell'evento sportivo da parte dell'utente finale

02/05/2024 di Gianmichele Laino

È tutta questione di pixel. Ma anche di costi e di ottimizzazione dei flussi di produzione, soprattutto per quanto riguarda gli eventi in streaming, che vengono trasmessi sempre più spesso da OTT. La differenza tra 4K e 1080p con HDR è tecnica, ma anche di natura manageriale, soprattutto quando si parla di eventi dal vivo che utilizzano, in maniera alternata, l’una o l’altra tecnologia.

LEGGI ANCHE > Il sillogismo imperfetto della rinuncia al 4K e l’aumento dei prezzi degli abbonamenti

Differenza tra 4K e 1080p, vantaggi e svantaggi

Indubbiamente, la tecnologia 4K risulta essere estremamente più avanzata in termini di qualità dell’immagine. La risoluzione 4K è di 3840 x 2160 pixel, mentre 1080P è costituito da 1920 x 1080 pixel, per un totale di un numero di pixel di quattro volte superiore a schermo. Ci sono altri vantaggi immediatamente visibili, come una migliore resa del dettaglio delle immagini, una visualizzazione più nitida dello schermo con l’utente che può avvicinarsi molto di più rispetto alle trasmissioni con tecnologia precedente, un ridimensionamento più efficace ed efficiente sugli schermi per cui il 4K deve essere adattato.

D’altra parte, come abbiamo detto, lo standard 1080p con HDR che verrà utilizzato per il prossimo campionato europeo e per la prossima finale di Champions League permette una visione cinematografica delle immagini e una loro distribuzione altrettanto qualitativa, anche se con le specifiche differente per quanto riguarda risoluzione e dettagli.

Differenze manageriali

Lo standard 1080p con HDR, tuttavia, presenta dei vantaggi per quanto riguarda l’adattabilità della trasmissione rispetto allo streaming. Con l’esplosione degli OTT per quanto riguarda la trasmissione degli eventi sportivi (Dazn su tutti, ma pensiamo anche ad Amazon Prime) e con il superamento della tecnologia satellitare, la necessità è quella di avere a disposizione un segnale che possa essere efficace e trasmissibile, anche per tentare di annullare il più possibile il fenomeno del buffering.

In questa ottica, una tecnologia come quella 1080p con HDR consuma meno banda e sembra essere molto più adatta per le dirette in streaming. Dal punto di vista della tecnologia pura, invece, gli utenti sembrano offrire feedback migliori per questo standard quando si tratta di gestire il passaggio da zone di luce a zone d’ombra che, al contrario, è un po’ meno netto ed efficace con il 4K.

Insomma, in presenza di un mondo che, dal punto di vista della produzione delle immagini, si sta sempre più evolvendo a livello cinematografico (l’8K sarà la frontiera che, nel prossimo biennio, verrà esplorata da questo punto di vista), i nuovi principi della trasmissione degli eventi live impongono una maggiore riflessione su una domanda: meglio un contenuto migliore e più “pesante” o un contenuto meno performante ma “snello”?

Share this article