I motivi del graduale abbandono del 4K

Ce ne sono di tecnici che hanno dei riflessi anche sugli aspetti economici. Inoltre, c'è anche un generale disinteresse delle nuove generazioni

02/05/2024 di Enzo Boldi

Dietro ogni decisione strategia, soprattutto quando si parla di mass media, c’è sempre un’analisi di mercato. Costi e benefici sono la stella polare di molti imprenditori del settore televisivo e non è un caso che il mondo dello sport (inteso come trasmissione degli eventi sportivi) stia procedendo verso un lento abbandono del 4K. L’Ultra HD (UHD) che per anni ha rappresentato una vera e propria svolta tecnologica – con un mercato di dispositivi (televisori) che si è aggiornato e con il pubblico che ha optato per l’acquisto di tv di ultima generazione per poter vedere programmi (e altro) con la massima definizione presente sul mercato – è in crisi e molti degli eventi più attesi (dalla finale della Champions League 2023/2024 a Euro 2024) non saranno “prodotti” in 4K.

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Perché sta accadendo tutto ciò? Al netto che, a livello di percezione audio-visiva (anche se si viaggia su due binari differenti), il pubblico televisivo non vedrà grandissime differenze con i due eventi sopra citati che saranno trasmessi in 1080p HDR (un’evoluzione del Full HD, ma un downgrade rispetto al 4K), uno dei motivi che spingono verso l’abbandono 4K è racchiuso in una dichiarazione rilasciata nel novembre dello scorso anno da Ursula Romero, produttrice esecutiva di ISB (International Sports Broadcasting): «Tutto ruota attorno ai social network e ora si cerca di guardare lo sport al minuto e al secondo, anche in formato verticale». Dunque, l’analisi di mercato sposta l’ago della bilancia: non si cerca più la massima qualità di risoluzione, con i giovani (quindi il mercato del futuro) che sono meno interessati a questo tema, preferendo una visione più “snackable” degli eventi.

Abbandono 4K, i motivi della crisi delle trasmissioni in UHD

Questo fattore socio-culturale è solo uno dei motivi. Sullo sfondo, ovviamente, c’è anche il tema “economico” (e non solo quelli relativi al costo di banda per la trasmissione). Il prezzo del kit per la trasmissione in 4K UHD è molto elevato e a questo si aggiungono anche altri elementi che fanno lievitare il costo totale: dall’aggiornamento (e il ri-cablaggio) degli studi e dei furgoni utilizzati per le trasmissioni (soprattutto degli eventi sportivi). Inoltre, anche l’acquisto di spazi per transponder satellitari è molto esoso. Dunque, il gioco non sembra valere la candela, con gli utenti che – inoltre – sono meno interessati a pagare di più per avere una qualità migliore (anche se non è chiaro il motivo dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti visto l’imminente e sempre più probabile abbandono 4K). E pensare che solo qualche anno fa, la mossa di BT Sport (ora acquistata da Warner Bros. Discovery) di puntare tutto sull’Ultra HD aveva dato una svolta sul mercato. Ma oggi, a quasi dieci anni dal lancio di quella novità, quel che sembrava il futuro è destinato a diventare un capitolo di una storia passata.

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