Siamo già arrivati alla fine delle trasmissioni in 4K?

La finale di Champions League e tutto Euro 2024 saranno prodotte in 1080p HDR

04/05/2024 di Redazione Giornalettismo

Era il 6 giugno del 2015. All’Olympiastadion di Berlino si affrontavano Juventus e Barcellona per la finale di Champions League, con il trionfo dei blaugrana sulla squadra allenata da Massimiliano Allegri. Al netto del risultato sportivo, quella partita rimarrà nella storia della televisione: fu la prima finale della massima competizione per club europei a essere prodotta e trasmessa con la risoluzione 4K. Oggi, nove anni dopo, stiamo assistendo a un clamoroso passo indietro: la finale del prossimo 1 giugno (che vedrà affrontarsi a Wembley i vincenti tra Bayern Monaco-Real Madrid e Borussia Dortmund-Paris Saint-Germain) sarà prodotta in 1080p HDR, uno standard di risoluzione qualitativamente inferiore.

Risoluzione 4K, è già arrivata la fine di un’Era?

a stessa cosa accadrà per un’altra competizione UEFA: gli Europei 2024 in Germania. Tutte le partite dei Campionati Europei, dunque, saranno prodotti utilizzando quello standard inferiore. Un vero e proprio downgrade che potrebbe rivoluzionare l’intero ecosistema delle produzioni televisive per gli eventi in diretta. Questa dinamica, fortunatamente, non coinvolgerà i Giochi Olimpici di Parigi2024 che saranno prodotti da OBS (la società di produzione audiovisiva del Comitato Olimpico Internazionale) con lo standard migliore sul mercato: il 4K HDR. Basterà questo a salvare quella risoluzione che nel corso degli anni ha portato a un aumento nel corso degli abbonamenti a emittenti satellitari o piattaforme di streaming?

I motivi di questo passo indietro sono perlopiù economici: dal costo di banda per la trasmissione, passando per il kit di trasmissione e i cablaggi di studi e furgoni. Ma non c’è solo questo. Chi produce contenuti in diretta, deve tenere conto anche delle richieste di mercato. Il pubblico più giovane è abituato a una qualità inferiore e alla verticalità dei contenuti. Il pubblico di oggi, in parte, è composto da adolescenti e giovani che hanno come punto di riferimento (di atterraggio, in molti casi) i social network. Dunque, questa dinamica sembra essere orientata all’analisi dei consumatori di domani.

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