Gli eventi sportivi che saranno trasmessi senza il 4K

Appuntamenti da "sold out" che perderanno di qualità. Almeno dal punto di vista della risoluzione televisiva

02/05/2024 di Enzo Boldi

Era il 6 giugno di nove anni fa. All’Olympiastadion di Berlino si affrontavano Juventus e Barcellona, con la vittoria dei blaugrana per 3-1 sulla squadra allenata da Massimiliano Allegri. Era la prima volta che una finale di Champions League veniva prodotta (e trasmessa) secondo lo standard di risoluzione più elevato: il 4K. Sembrava essere l’inizio di una scalata, con un’evoluzione tecnologica che avrebbe portato a soluzioni sempre maggiori in termini di qualità audiovisiva per i telespettatori. Oggi, invece, si sta andando incontro a un passo indietro: la finale della Champions League 2024 (che vedrà sfidarsi le vincenti tra Real Madrid-Bayern Monaco e Borussia Dortmund-Paris Saint Germain) in programma nell’iconico stadio britannico di Wembley il prossimo 1 giugno, sarà la prima a non essere trasmessa in 4K dal 2015. E non sarà l’unico evento a essere protagonista di questo downgrade.

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In attesa del ritorno delle semifinali (con i risultati dell’andata che lasciano aperte tutte le possibilità), una notizia è certa: la produzione non sarà in 4K, ma in 1080p HDR, detto anche Enhanced HD. La produzione in UHD, infatti, viene ritenuta troppo costosa per le tecnologie e strumenti da utilizzare, ma anche per il consumo della banda. Avendo uno standard qualitativo più elevato, infatti, lievitano anche i costi di gestione della produzione.

Finale Champions League 2024 non sarà prodotta in 4K

Dunque, per la prima volta dal 2015, la finale di Champions League di Wembley in programma il prossimo 1 giugno non sarà trasmessa in 4K. E non sarà l’unico UEFA a subire lo stesso passo indietro. Era l’estate del 2016. Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, l’Italia di Antonio Conte venne eliminata ai rigori dalla Germania, fermando la sua corsa a un passo dalla semifinale. Quella e tutte le altre partire dei Campionati Europei (con il trionfo finale del Portogallo), furono prodotte in 4K per la prima volta nella storia della competizione continentale. E nel 2021, stessa dinamica per quel che riguardò Euro 2020 (posticipato di un anno a causa del Covid): l’Italia vinse in finale contro l’Inghilterra e l’intera manifestazione fu prodotta con lo standard qualitativamente migliore sul mercato. La prossima estate, però, ci sarà il passo indietro: Germania 2024 sarà prodotta in 1080p HDR. Esattamente come la finale di Champions League.

L’eccezione di Parigi 2024

A far sperare che il 4K non sia stato solamente un’allucinazione collettiva ci sono i prossimi Giochi Olimpici di Parigi. L’OBS, la società di produzione audiovisiva del Comitato Olimpico Internazionale, ha comunicato che l’evento televisivo sarà trasmesso totalmente in 4K HDR. Dunque, seguendo lo standard più elevato attualmente presente sul mercato. Ed è qui che emerge un altro paradosso (oltre a quello degli abbonamenti): se un evento che inizierà il 26 luglio e terminerà l’11 agosto, con una copertura che non riguarderà solamente “qualche partita al giorno”, è in grado di garantire una produzione continuativa secondo gli standard di risoluzione più elevati, come è possibile che un singolo evento debba andare nella direzione opposta fermandosi allo step precedente?

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