Il PD sceglie il volto di Zan per sbarcare su TikTok
Alessandro Zan parla di diritti nel primo video TikTok del PD, esponendo i punti pilatro del programma del partito per le elezioni 2022
01/09/2022 di Ilaria Roncone
Giorno di sbarchi su TikTok. Che oggi sia entrato ufficialmente il mese di settembre 2022, quello delle elezioni amministrative in Italia dopo la caduta del governo Draghi, si capisce perfettamente dal fermento (social) social politico. Berlusconi è su TikTok, Renzi è su TikTok e – dopo che la scorsa settimana è arrivato Calenda – ora anche il PD su TikTok. La comprensibile scelta per presentare il PD su TikTok è quella di far parlare Alessandro Zan, volto del ddl Zan – il disegno contro l’omobislesbotransfobia che è stato bloccato prima che potesse diventare legge -.
Una giornata, quella del 1° settembre, che sembra essere stata inserita nei piani social di leader e partiti in corsa per le elezioni 2022 come l’inizio di tutta una serie di account che – con buona probabilità – verranno poi lasciati a se stessi nel giro di un paio di giorni dopo il 25 settembre (ma lasciamo il beneficio del dubbio).
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Il debutto del PD su TikTok che indica attenzione alla privacy altrui
A mezzogiorno circa, più o meno alla stessa ora in cui Berlusconi ha fatto la sua comparsa su TikTok, anche il Partito Democratico – con molto meno clamore social e mediatico – ha fatto il suo sbarco sulla piattaforma.
@partitodemocratico Senza diritti non c’è democrazia. Il 25 settembre #Scegli #25settembrevotoPD ♬ suono originale – Partito Democratico
Alessandro Zan è il volto che dà voce al PD su TikTok e – mentre cammina per le vie di Roma – ha dimostrato che chi si occupa dei social del PD ha piena consapevolezza che utilizzare un filtro per sfocare il fondo (dove compaiono cittadini comuni che passeggiano a loro volta) è buona prassi. Il rispetto della privacy dei cittadini, che viene citato anche nel programma elettorale del PD, si sostanzia nell’uso del filtro giusto per l’occasione.
Analizzata la forma – che vede il politico e attivista LGBTQIA+ parlare in maniera sciolta e vestito in modo informale – entriamo nel merito del contenuto e del linguaggio scelto per il lancio del profilo TikTok PD. «Il PD ha deciso di fare il sui primo video su TikTok – afferma Zan – proprio sui diritti. Senza diritti non c’è democrazia»: un cavallo di battaglia, quello del PD, che viene esposto davanti a coloro che di diritti – in particolare quelli della comunità LGBTQIA+ – si preoccupano parecchio, essendo la generazione più giovane presente sui social e quella che, fortunatamente, sta riuscendo a vivere la propria sessualità e la propria espressione di genere in modo più libero.
Oltre al ddl Zan, si parla anche al diritto a un ambiente pulito e quello a un lavoro retribuito e inquadrato in maniera dignitosa per giovani e donne (tutti punti pilatro del programma del Partito Democratico). L’appello è a quei giovani 18enni che, per la prima volta, potranno votare sia alla Camera che al Senato (quest’ultima, proprio la camera da cui è dipeso l’affossamento del ddl Zan). L’invito, alla fine del video, è quello di andare a votare.
Accoglienza decisamente più tiepida in termini di numeri, se paragonato all’esordio di Berlusconi, a circa sei ore dallo sbarco su TikTok il primo video del PD ha collezionato poco più di 2500 like, quasi 200 commenti e un totale di 22.2k visualizzazioni.