Perché il ddl Zan deve essere approvato lo chiarisce una video testimonianza su Instagram

Il video in questione sta facendo il giro del web e grazie all'iniziativa e alla prontezza di questo cittadino capiamo, una volta in più, perché il ddl Zan deve passare

04/06/2021 di Ilaria Roncone

Le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ subiscono discriminazione in quanto tali e questo è un dato di fatto. Un dato di fatto che, come ormai sappiamo da mesi, si sta provando ad arginare e a rendere meno impattante tramite l’adozione di una legge ad hoc che prevede l’estensione dei reati di odio attualmente in vigore per discriminazione religiosa, razziale e etnica anche a quella computa verso omosessuali, disabili e donne. Un disegno di legge che ha sollevato una marea infinita di polemiche inutili e che è stato strumentalizzato più di una volta da politici che parlano di gender senza sapere di cosa si tratti o che alludono all’impossibilità, una volta passata la legge, di continuare a esprimere le proprie idee in merito a questioni come la famiglia naturala.

La verità, però, è una soltanto: dopo l’approvazione del ddl Zan la persona che si vede nel video omofobo tram Roma sarà punibile per le affermazioni per legge per queste sue affermazioni e le vittime discriminate in quanto LGBTQ+, donne o disabili tutelate. Né più né meno di questo.

LEGGI ANCHE >>> La bufala della festa della mamma che non ci sarà più se verrà approvato il ddl Zan

Video omofobo tram Roma: se lo fai devi sapere che ci saranno conseguenze

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Tom ❤️‍🔥 (@tommasosangiorgio)

La situazione è quella descritta dal giovane, che ha girato il video avendo non solo l’accortezza di non inquadrare la persona che lo insultava – un gesto fin troppo elegante visto il contesto – ma anche di rispondere per le rime. La clip dura quasi tre minuti e tutto inizia perché un uomo sta insultando due donne di origine asiatica e un ragazzo sta prendendo le loro parti. Il giovane che ha girato il video, come si legge nella didascalia, interviene per dare man forte a queste tre persone e automaticamente diventa bersaglio di una serie di insulti indegni che non vogliamo ripetere ma che provano una cosa soltanto: quanto sia necessario il ddl Zan in un paese in cui qualcuno si senta così libero e forte nella discriminazione che sta compiendo da potersi permettere un simile atteggiamento su un mezzo pubblico con così tanti testimoni. Perfettamente conscio che nulla gli verrà fatto.

Lo diciamo, lo ribadiamo e continueremo a farlo: l’approvazione del ddl Zan significa che un individuo del genere non potrà più agire nella piena consapevolezza di non poter essere punito se insulta una persona basandosi sul suo essere LGBTQ+, disabile o donna. E chi sceglierà di denunciare dopo aver subito una simile violenza verbale – cosa che, purtroppo, continua ad accadere troppo spesso – potrà far valere una tutela che in un paese che si dice civile non può continuare a mancare.

Share this article
TAGS