La legge canadese che obbligherà Facebook e Google a pagare per le notizie

L'Online News Act sarà approvato a breve dalla Camera dei Comuni e prevede l'accordo tra gli editori e le piattaforme che condividono e ospitano quei contenuti

06/04/2022 di Enzo Boldi

Il modello è quello australiano che nel febbraio dello scorso anno portò a un vero e proprio braccio di ferro (poi risolto) tra le istituzioni dell’Australia e Facebook: le piattaforme (social e non solo) che ospitano, condividono e consentono di condividere articoli prodotti da testate giornalistiche (che siano siti, podcast o emittenti televisive o web) devono trovare accordi economici con gli editori. Per dirla in parole povere: devono pagare (con contrattazioni individuali, che poi saranno valutati dall’ente regolatore) un compenso per la condivisione di notizie su cui grava il diritto d’autore (individuale, aziendale e redazionale). E ora anche un altro Paese è pronto a inserire una normativa simile: con il suo “Online News Act“, il Canada è pronto a inserire una legge analoga per cercare di offrire una ripresa al comparto editoriale in forte crisi.

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I tempi sono maturi, dopo che la prima pietra di questo disegno di legge – denominato C-18 della Camera dei Comuni – era stata messa proprio nei giorni in cui in Australia si accesero le polemiche per la decisione del governo di Canberra aveva approvato quella stessa legge. Ora manca solamente l’approvazione che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni con un voto parlamentare. E, come riporta il sito ufficiale, questa normativa prevede cinque punti cardine:

  • garantisce un’equa compartecipazione alle entrate tra piattaforme digitali e testate giornalistiche;
  • prevede la contrattazione collettiva da parte delle testate giornalistiche;
  • promuove accordi commerciali volontari tra piattaforme digitali e testate giornalistiche, con il minimo intervento del governo;
  • come ultima risorsa, stabilisce un quadro arbitrale obbligatorio in cui le piattaforme digitali e le testate giornalistiche non possono raggiungere accordi commerciali;
  • definisce il ruolo e gli strumenti della Canadian Radio-television Telecommunications Commission (CRTC) come autorità di regolamentazione.

Insomma, Facebook e Google (ma non solo) dovranno trovare accordi con le realtà editoriali canadesi per la condivisione dei loro contenuti. Una norma su cui, da tempo, si dibatte anche in Europa senza che si sia mai arrivati a un punto di unione. Perché, per il momento, la Commissione Europea ha faticato per arrivare a un accordo basato sul mercato digitale, il Digital Market Act che sarà approvato – probabilmente – entro la fine del mese di aprile. Ma nelle pieghe di quella normativa (che resta pur sempre epocale) non vi è alcun riferimento all’editoria.

Online News Act Canada, cosa cambia per Facebook e Google

Come detto, l’Online News Act Canada vedrà diversi attori protagonisti. Come riporta la Reuters, sia Google che Facebook sembrano aver ben digerito la nuova norma in via di approvazione, dicendo di essere pronte a collaborare con il governo e le istituzioni canadesi. Ma questa legge coinvolgerebbe anche altre piattaforme digitali: Twitter, Microsoft, Reddit, Apple News Canada, Twitter e Verizone Media (ovvero Yahoo News).

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