Il patteggiamento di Google sui dati raccolti in “modalità incognito”

La decisione dell'azienda per mettere la parola fine a una causa da cinque miliardi di dollari

06/04/2024 di Redazione Giornalettismo

Meglio patteggiare che rischiare di dover pagare fino a cinque miliardi di dollari di risarcimento. Si chiude così – in attesa della validazione, anche se non dovrebbero esserci colpi di scena – la class action intentata da alcuni utenti nei confronti di Google. L’azienda di Mountain View non dovrà versare neanche un centesimo nelle tasche di coloro i quali, nel 2020, intentarono una causa contro di lei a causa della raccolta dati anche durante le navigazioni in internet attraverso la cosiddetta “modalità in incognito” su Chrome. Una distonia tra la percezione degli utenti attorno al concetto di “incognito” e le reali azioni del browser e dei cookie di terze parti.

Modalità in incognito, Google patteggia per Chrome

Google ha, dunque, raggiunto un accordo (a suo modo storico) che prevede la cancellazione dei dati di milioni e milioni di utenti a partire dal 2016. Utenti che ritenevano che quella modalità “incognito” li proteggesse anche dalla raccolta di dati non solo da parte del browser, ma anche dai siti che visitavano. In realtà, quel sistema consentiva (e consente anche oggi) di non salvare le pagine visitate durante una sessione di navigazione e poco più. Ovviamente, il patteggiamento non è un’ammissione di colpa, ma in questo caso sembra essere un qualcosa molto vicino a questo.

Chi ha fatto parte della class action potrebbe ancora ricevere un risarcimento, ma dovrà ricominciare attraverso un’azione singola e non più collettiva. E Google non si limiterà a cancellare tutti quei dati, ma dovrà anche modificare la privacy policy di Chrome per quel che riguarda la modalità in incognito. Inoltre, non potrà più raccogliere cookie di terze parti: tutto ciò, per i prossimi cinque anni, dovrà essere impostato di default, con l’utente che potrà decidere se consentire questo tipo di tracciamento oppure no. Di fatto, dunque, ci sarà una maggior tutela della privacy e il colosso di Mountain View riuscirà a risparmiare 5 miliardi di dollari.

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