C’è il crowdfunding nel futuro del giornalismo?
Il progetto ambizioso per la realizzazione di una rivista cartacea, mentre tutti rincorrono il digitale
23/04/2023 di Redazione Giornalettismo
Il digitale ha cannibalizzato il mondo del giornalismo, provocando un dissesto che – a catena – ha provocato una lunga serie di ferite che a oggi si evidenziano nella scarsa qualità dell’informazione. Ma c’è chi ha deciso di tentare una nuova strada, fuori dall’algoritmo e dalle logiche delle condivisioni social: in occasione del suo 30° “compleanno”, l’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22 ha deciso di dare il via a una campagna di crowdfunding per stampare il numero zero del suo “mook”.
Lettera22, il crowdfunding per publicare il mook
Un concetto che parte dalla crasi tra “magazine” e “book”. Dunque, una rivista che si sfoglia come un libro. Il direttore dell’Associazione Lettera22, Giuliano Battiston, ha svelato a Giornalettismo i contenuti del numero zero che sarà stampato entro il mese di giugno. E questo avverrà soprattutto grazie alla raccolta fondi online avviata attraverso Produzioni dal Basso. Perché il mondo dell’editoria e il crowdfunding sono due universi che, da alcuni anni, continuano a intrecciarsi, come ci ha spiegato il CEO della piattaforma di innovazione sociale, co-progettazione e raccolta fondi online, Angelo Rindone.
Perché il mondo del giornalismo, che per molto tempo si è arreso a logiche dettate da Big Tech, deve necessariamente trovare strumenti per finanziare progetti e lavoratori che si adoperano per lo sviluppo di un’idea editoriale. In alcuni casi ci si è aperti al paywall, in altri si è deciso di partire con una raccolta fondi per chiedere ai lettori un sostegno affinché un progetto nasca o resti in vita. Nonostante le difficoltà del mercato provocate da numerosi fattori. Interni ed esterni.
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