Il progetto di Lettera22: in cosa consiste e perché è stato avviato un crowdfunding

Una scommessa in occasione dei 30 anni dell'associazione: lanciare una raccolta fondi, sulla piattaforma Produzionidalbasso, per realizzare una rivista cartacea

17/04/2023 di Enzo Boldi

In un’epoca in cui tutto viene (necessariamente) convertito al digitale per rendere contenuti di qualsiasi tipo fruibile attraverso la rete, il nuovo progetto di Lettera22 va controcorrente: realizzare un mook, una rivista periodica, in forma cartacea. Al suo interno approfondimenti giornalistici e di letteratura, conditi contenuti di arti grafico-illustrative e fumetti. Un magazine-book (da qui il concetto di “mook”, un a rivista che si legge come un libro) che vuole portare il mondo dell’approfondimento informativo all’interno di un nuovo sistema di lettura per i lettori. Per farlo, l’associazione fra giornalisti ha avviato un progetto di crowdfunding che sarà utile a coprire le spese di stampa e distribuzione.

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Per rendere realtà questo sogno, Lettera22 sta sfruttando tutte le potenzialità di Produzionidalbasso (che già erano state protagoniste della raccolta fondi per dare vita a “Minà’s Rewind“, il progetto di digitalizzazione dell’immenso archivio audio-visivo del compianto Gianni Minà). La campagna di crowdfunding servirà per coprire i costi di stampa e distribuzione del numero zero che, come rivelato da Giuliano Battiston (Presidente dell’associazione di giornalisti indipendenti) a Giornalettismo, è già pronta. Manca, dunque, veramente poco.

Lettera22, il crowdfunding per lanciare la rivista cartacea

A oggi, quando mancano 41 giorni alla chiusura della campagna di crowdfunding, sono stati raccolti 7.275 euro (circa la metà dell’obiettivo di 15mila euro). Una volta raggiunta quella cifra, si potrà dare il via alla stampa del numero zero del trimestrale “ibrido”.

Cosa ci sarà all’interno del numero zero del mook di Lettera22? I dettagli li ha raccontati Giuliano Battiston in un’intervista rilasciata ai microfoni di Giornalettismo: «Abbiamo deciso di fare questo tentativo che va in direzione contraria rispetto alla tendenza di pubblicare informazioni sempre più sul web, proprio perché ci pare che ci siano molti deficit in questa informazione molto compulsiva e bulimica, poco riflessiva e poco ragionata. Ciascuno di noi, che ha scritto un reportage, ha scelto una storia ancorata a un territorio particolare, circoscritto, specifico che racconti un pezzo di mondo o di società – che sia italiana o estera – in modo approfondito e che possa suggerire elementi di riflessione, interrogare chi legge e chi scrive, che possa fare un tipo di comunicazione molto diversa rispetto a quella a cui siamo abituati sui media mainstream. In Italia questo tipo di rivista, per come la immaginiamo noi, ancora non c’è ma non la inventiamo noi, altrove in Europa ci sono questi trimestrali che ospitano lunghi reportage accompagnati da testi, illustrazioni, fumetti; la combinazione tra testi e immagine ci pare sia una risorsa poiché ciascuno dei due elementi arricchisce l’altro. Si tratta di una scommessa editoriale e abbiamo scelto di affidarci al crowdfunding».

Cosa ci sarà nel numero zero

Contenuti approfonditi conditi da immagini e illustrazioni, come la graphic novel realizzata dal fumettista serbo Alexandar ZografL’obiettivo, dunque, è quello di stampare il numero zero entro il mese di giugno. Per farlo, come ricorda la pagina dedicata alla raccolta fondi, occorre arrivare a quelle cifra di 15mila euro. Poi ci sarà il via libera e la messa in vendita del primo mook di Lettera22, con all’interno approfondimenti sull’Afghanistan di oggi, le risaie del Laos, la Cina, i villaggi serbi, i locali di Brema, l’orto botanico di Palermo e tante altre storie raccontate con uno stile (narrativo e figurativo) che sembra fuori dal tempo rispetto al mondo convertito al digitale.

La raccolta fondi prevede diverse “ricompense” in base alla donazione. Si parte dalla donazione libera a quella con diverse soglie: dai 20 euro (con in omaggio il numero zero del mook) ai 30 euro (con in regalo, oltre al numero zero, anche una borsa di tela dell’associazione e, con 10 euro in più, anche una serie di gadget). Ma si può arrivare a donazioni molto più alte: come quella da 1.600 euro che prevede (con posti limitati) anche l’accesso ai corsi di Lettera22.

Cos’è Lettera22

Dunque, i tempi sono maturi per arrivare alla stampa del numero zero. Ma come si è arrivati a questa idea? Tutto parte da un compleanno: i 30 anni dalla nascita di Lettera22. Si tratta di un’associazione di giornalisti indipendenti (che ha sede a Roma), specializzata in cultura, cooperazione internazionale e politica estera. Nel corso della sua lunga storia, ha stretto collaborazioni e fornito contributi editoriali (attraverso reportage, foto, video e altri contenuti) a diverse realtà nazionali e internazionali. Dunque, un’esperienza e una storia (corredata da collaborazioni istituzionali e con istituti di ricerca) che oggi – 30 anni dopo quel 1993 – prova a dare una nuova spinta all’informazione di qualità. Al di fuori del web. Su carta. In un libro a mo’ di giornale.

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