Il crowdfunding nel giornalismo ha un «ruolo di mediazione e crea un legame», l’intervista a Giuliano Battiston

Abbiamo intervistato Giuliano Battiston, direttore dell'associazione di giornalisti indipendenti Lettera22, per capire quanto sta contando la raccolta fondi avviata su Produzioni dal Basso per il numero zero della loro rivista

17/04/2023 di Ilaria Roncone

Quanto conta il crowdfunding nella realizzazione di progetti editoriali nuovi? Del crowdfunding nel giornalismo abbiamo parlato con Giuliano Battiston, direttore dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22. Associazione che sta per lanciare il numero zero della sua rivista per il quale si è aperto, tramite la piattaforma Produzioni dal basso, un crowdfunding. Quale è il ruolo del crowdfunding nel giornalismo, dunque?

Per i 30 dell’associazione si è scelto di puntare su quello che Battiston ha definito un «esperimento editoriale». Si tratta di «realizzare per giugno di quest’anno una rivista di giornalismo narrativo illustrato. Nel concreto, una rivista cartacea con formato molto generoso stampata su carta di qualità che ospita reportage scritti e disegnati, sei in tutto, molto più lunghi di quelli a cui siamo abituati sia su carta stampata che su web», ha spiegato Battiston una volta raggiunto da Giornalettismo.

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Un progetto editoriale che va in direzione contraria

Questa è la rivista cartacea di Lettera22: «Abbiamo deciso di fare questo tentativo che va in direzione contraria rispetto alla tendenza di pubblicare informazioni sempre più sul web proprio perché ci pare che ci siano molti deficit in questa informazione molto compulsiva e bulimica, poco riflessiva e poco ragionata. Una delle caratteristiche di questo “mook” (lo chiamiamo così perché crasi tra “magazine” e “book”, l’idea che si possa comprare come un giornale e che si possa leggere come un libro) è il carattere immersivo del modo in cui vogliamo portare lettori e lettrici dentro le storie proposte».

Per quella che il presidente ha scelto di definire «scommessa editoriale» la scelta del crowdfunding così come spiegato da Battiston è stata molto naturale: «Abbiamo scelto il crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso perché siamo convinti che sia indispensabile, importante offrire una sorta di patto fiduciario tra chi propone questo nuovo progetto editoriale e a chi è interessato a leggere la rivista ma anche a contribuire all’orientamento e alla direzione che prenderà in futuro, se il numero zero sarà solo il primo di molti altri. Il numero zero, a prescindere dal completamento della raccolta di denaro, si farà perché rispetteremo il patto fiduciario fatto con chi ha pre-acquistato il numero zero».

Un giornale che possa pagare bene tutti quelli che ci lavorano

Come sta andando la campagna? Sicuramente «è partita molto bene», ha affermato Battiston ai microfoni di Giornalettismo, specificando come «in una settimana abbiamo raggiunto un terzo dell’obiettivo finale, che ci auguriamo di raggiungere, e magari di ottenere anche di più, altri soldi che sono indispensabili per fare qualcosa che spesso non viene fatto nel settore giornalistico tradizionale, che tende a pagare molto poco: noi paghiamo dignitosamente gli illustratori e le disegnatrici».

E si vorrebbe andare anche oltre: «Per ora – ha spiegato Battiston – cinque delle sei storie scritte sono dei soci di Lettera22, che scrivono a titolo volontario, ma in futuro ci auguriamo di poter fare una rivista che paghi molto bene chi scrive, chi disegna, i collaboratori. L’idea è quella di partire da questo numero zero per poi discuterne, andare in giro per l’Italia a fare presentazioni e capire cosa serve, che cosa ci dicono colleghi e colleghe, lettori e lettrici, che tipo di informazione serve. La tendenza, in Europa e in Italia, è quella – con il venire meno della fiducia nei tradizionali canali di comunicazione – di creare comunità di simili tra chi scrive e chi legge affinché possano nascere nuove esperienze basate sulla fiducia, sul rispetto e su forme di cittadinanza attiva attraverso una riflessione condivisa».

Il ruolo del crowdfunding nel giornalismo

Il crowdfunding ha un ruolo fondamentale in tutti ciò perché permette di esporre progetti come questo, di partecipare, di andare a riempire un po’ un buco che abbiamo nel giornalismo italiano che è privo di prodotti come questo: «Il crowdfunding è indispensabile per questo ruolo di mediazione, di legame: Produzioni dal Basso è una piattaforma trasparente, accreditata, in cui ci si riconosce e con cui si possono conoscere nuovi progetti. Tramite questa si dà fiducia non solo con l’acquisto delle ricompense, con l’acquisto del numero, con le donazioni libere ma con lo stesso far girare, contribuire alla diffusione del progetto», ha spiegato Battiston.

«Per noi è ovviamente importante che si ottengano i soldi necessari per fare la rivista ma è altrettanto importante che arrivino i commenti da parte di chi sostiene e anche da parte di chi non sostiene, per questo siamo molto aperti e ricettivi su suggestioni e ipotesi che ci arrivano anche via e-mail dai nostri lettori e dai nostri amici», racconta il giornalista.

L’associazione ha trent’anni di vita, quindi un bacino di persone che la segue frutto di decenni di lavoro, «ma ci auguriamo che questo bacino – anche grazie alla piattaforma di Produzioni dal Basso e a questo esperimento, che per noi è il primo – si possa allargare e rinsaldare, possa tradursi dall’internet al reale, agli incontri in giro per l’Italia che fare a partire da giugno quando ci sarà concretamente stampato il primo numero di Lettera22»

Il potenziale del crowdfunding nell’editoria

La valutazione finale di Battiston, quindi, è positiva (e i numeri, che mentre scriviamo segnano 150 donazioni per un totale di 7.475,00 euro raccolti su 15.000 quando mancano ancora 41 giorni al termine della campagna): «A questo punto della campagna è meglio adottare prudenza ma, visto come è andata la prima settimana, sento di dire che c’è del potenziale nel crowdfunding. Quello delle piattaforme e del crowdfunding è un ruolo importante proprio perché crea e consolida comunità di persone che si trovano attorno a un progetto specifico e che possono contribuire a modellare», ha concluso Battiston.

Per ottenere finanziamenti ciò che risulta fondamentale è che sia chiaro – ai lettori, a chi vuole contribuire – quello che si troveranno su carta stampata una volta che il prodotto avrà preso vita: la trasparenza, quella che permette di creare un rapporto fiduciario, è la chiave di volta di una raccolta efficace che permette di portare avanti un progetto.

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