Gianni Minà sognava in digitale

Il grande giornalista si è spento a Roma lunedì sera. E la sua memoria storica rientra in quel progetto che lui stesso ha fortemente voluto portare avanti

02/04/2023 di Redazione Giornalettismo

La sera di lunedì 27 marzo, si è spento a Roma – all’età di 84 anni – Gianni Minà. Una vita dedicata al giornalismo e all’informazione. Sportiva e non solo. Famosissime le sue interviste in cui riusciva a entrare in piena sintonia e simbiosi con chi doveva rispondere alle sue domande. Un giornalista e un giornalismo di altri tempi, impresso sulle pellicole delle bobine e degli RVM (ma anche di altri supporti) rinchiusi nelle teche e protetti da tutto. Ma quel patrimonio non deve andare disperso e non deve essere intaccato dal deperimento provocato dal tempo. Per questo motivo, lo scorso anno lo stesso Minà aveva dato vita a una raccolta fondi per cercare finanziamenti per il suo sogno: la digitalizzazione di tutto il suo archivio.

Gianni Minà, il suo sogno in digitale

Interviste, dietro le quinte momenti mai andati in onda nel corso delle sue trasmissioni. Lo stesso Minà, su Facebook, parlava di migliaia e migliaia di metri di pellicola in cui erano immortalati tutti i momenti della sua carriera. La raccolta fondi, attraverso il crowdfunding di Produzionidalbasso, ha superato quota 21mila euro in pochi mesi. Ma ora, proprio dopo la sua morte, quei contenuti già pubblicati su YouTube non risultano esser più accessibili (esistono, ma sono in forma “privata”).

Giornalettismo ha voluto celebrare la memoria del grande giornalista ripercorrendo questo ultimo sogno digitale di Gianni Minà, partendo dalle sue parole in una delle sue ultime interviste proprio alla nostra testata. Abbiamo riproposto l’intervista a Loredana Macchietti (moglie del giornalista) e quella a una giovane che fa parte del team di Minà’s Rewind. Perché digitale vuol dire memoria anche per le prossime generazioni.

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