Se su Facebook compaiono annunci per il gioco d’azzardo, Meta ne è responsabile
Il Tar ha respinto il ricorso dell'azienda di Mark Zuckerberg contro la sanzione da 750mila euro inflitta dall'Agcom
16/04/2023 di Redazione Giornalettismo
Facebook ha “giocato d’azzardo” e, alla fine, ha pagato un conto salatissimo. Il Tar ha, infatti, rispedito al mittente il ricorso presentato da Meta nei confronti dell’ordinanza-ingiunzione emessa da Agcom. Quindi, l’azienda di Zuckerberg (nella sua “costola europea”) dovrà pagare una multa da 750mila euro per aver violato quanto previsto dal decreto dignità sulla pubblicità sul gioco d’azzardo sui social. Una vicenda che, dunque, riapre l’eterna contesa sulle responsabilità in seno alle piattaforme che devono monitorare cosa viene pubblicato dagli utenti. In particolare, come nel caso in specie, se si tratta di post sponsorizzati creati e condivisi da utenti business.
Gioco d’azzardo sui social, pubblicità colpa di Facebook
L’azione dell’Autorità Garante nelle comunicazioni era partita dalla verifica di un’eventuale sanzione all’articolo 9 di quella legge approvata dal Parlamento ed entrata in vigore nel 2018: il cosiddetto Decreto dignità. Ma c’è anche di più: per la prima volta in Italia è stato applicato il principio (nato come tutela del diritto d’autore digitale) di “notice and stay down”: Meta deve necessariamente evitare che contenuti “identici o equivalenti” a quelli oggetto di sanzione siano nuovamente pubblicati. Ovviamente si fa riferimento, in questo caso, a contenuti sponsorizzati creati e diffusi da “utenti business”.
Questa vicenda non è nuova. La stessa Agcom, ad agosto, aveva sanzionato per lo stesso motivo Google per via della pubblicazione di video sul gioco d’azzardo (o gambling) sulla piattaforma YouTube. Ma cosa sta succedendo sulle altre piattaforme? Nel nostro monografico abbiamo analizzato i casi Twitch e i videogiochi in cui sono state inserite le loot box (i pacchetti misteriosi). E all’estero, la Francia sta pensando a un nuovo giro di vite sulla pubblicità che gli influencer fanno sui siti di scommesse o casinò online.
- Il Tar dà ragione ad AGCOM: Meta è responsabile delle pubblicità che ospita
- La violazione del “decreto dignità” da parte di Facebook sul gioco d’azzardo
- Che cos’è il principio del “notice and stay down” a cui fa riferimento Agcom
- Il gioco d’azzardo pubblicizzato sulle piattaforme social: il caso YouTube
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