Cosa dicono le regole di Meta sull’etichetta “Made with AI”

Come diverse altre piattaforme, l'azienda di Mark Zuckerberg ha stabilito le sue regole per etichettare un contenuto realizzato (e poi pubblicato) con l'intelligenza artificiale

26/06/2024 di Gianmichele Laino

Le regole del gioco erano state fissate già nel mese di febbraio 2024. Successivamente, poi, sono effettivamente entrate in vigore nel mese di maggio, generando – quindi – tutta una serie di conseguenze, come abbiamo già avuto modo di vedere in altri punti del monografico di Giornalettismo di oggi. Stiamo parlando, ovviamente, dei requisiti individuati da Meta per applicare, ai contenuti diffusi sulle sue piattaforme (Facebook, Instagram e Threads) realizzati attraverso l’intelligenza artificiale, una etichetta che possa renderli immediatamente riconoscibili per gli utenti.

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Regole etichetta AI su Meta, su cosa fanno leva e come vengono applicate

L’esigenza di individuare regole per l’etichetta AI su Meta nasce dal dibattito che si è sviluppato intorno agli strumenti di intelligenza artificiale generativa e da alcune previsioni normative che si sono concretizzate in questo 2024 (come l’AI Act, di cui abbiamo più volte parlato).

L’approccio di Meta all’etichettatura delle immagini generate dall’intelligenza artificiale si è sempre basato sui metadati che finiscono all’interno dei contenuti sin qui descritti: una volta individuate queste informazioni, Meta ha conseguentemente applicato una filigrana e una etichetta al contenuto, definito Made with AI. Ci sono due tipi di azione che l’azienda di Menlo Park ha messo in campo per questa distinzione: può essere Meta che individua un contenuto che ritiene essere stato generato con l’intelligenza artificiale; può essere Meta che vidima un contenuto così realizzato e segnalato dall’utente.

«Meta – si legge nella pagina del blog dedicata – richiede di etichettare i contenuti che condividi e che presentano video fotorealistici o audio reali che sono stati generati o alterati digitalmente, anche con l’AI. Questo significa che se questo tipo di contenuto è stato creato o modificato con uno strumento di creazione digitale o di AI, devi etichettarlo prima di condividerlo». Ovviamente, l’azione può anche essere in capo a Meta stessa, quando l’utente sceglie di non etichettare il contenuto prodotto con l’AI, i cui metadati – tuttavia – parlano chiaro.

I contenuti generati con l’AI che possono ricevere una etichetta sono di diversa tipologia: non soltanto foto o video, ma anche file audio di persone che dialogano tra loro, canzoni generate con l’AI, voiceover su un reel. Meta specifica che i video che sono tagliati o che sono post-prodotti in qualche modo non richiedono un’etichetta specifica. Ma questo – come abbiamo visto – contrasta con la realtà dei fatti e con le varie immagini di fotografi leggermente modificate in post-produzione che Meta individua come Made with AI. 

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