Salvini “il francese” ha sdoganato i deepfake con l’AI

Il leader della Lega ha utilizzato il Video Translate di HeyGen per realizzare e condividere un video social con i sostenitori di Marine Le Pen

23/09/2023 di Redazione Giornalettismo

Abbiamo visto Matteo Salvini parlare un perfetto francese per invitare a Pontida i sostenitori di Marine Le Pen. Abbiamo visto Beppe Grillo esaltare la Cina parlando in un cinese fluente. I video deepfake sono definitivamente sbarcati nella politica italiana. A differenza del passato (più o meno recente), non si tratta di contenuti artefatti all’insaputa dei protagonisti: sono stati proprio il leader della Lega e il co-fondatore del M5S a utilizzare due software differenti per generare questi filmati utilizzando le più avveniristiche innovazioni del mondo dell’AI.

Deepfake Salvini, l’uso dell’AI per un video in francese

Grillo ha utilizzato un prodotto italiano, Salvini uno made in USA. In particolare, il software utilizzato dal Ministro delle Infrastrutture ha destato molta curiosità. Giornalettismo ha testato alcune funzioni di questo prodotto, sviluppata dall’americana HeyGen, cercando anche di capire pregi e difetti. In particolare, ci siamo concentrati anche sui risvolti etici e sui paletti che diventeranno effettivi quando entrerà in vigore l’AIAct. Perché la situazione, almeno in Europa (ma anche gli Stati Uniti stanno andando nella stessa direzione), è destinata a limitare la confusione tra ciò che è reale e ciò che è artefatto.

Le due esperienze “politiche” nostrane (con l deepfake Salvini e quello di Beppe Grillo), infine, portano a una riflessione sui risvolti dell’utilizzo intensivo (e aziendale) degli strumenti per creare questi deep fake. In particolare, la funzione “Video Translate” rischia di mettere a repentaglio il futuro professionale dei doppiatori? Ne abbiamo parlato con Luca Bottale, una delle voci più conosciute del panorama italiano.

 

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