La storia del video social di Salvini che parla un francese perfetto

Il leader della Lega ha utilizzato un software americano, basato sull'AI, per generare un suo video deepfake. In realtà, esiste un'altra azienda italiana che ha realizzato un prodotto con le caratteristiche simili

19/09/2023 di Enzo Boldi

L’intelligenza artificiale sbarca nella politica italiana. Nei giorni scorsi, ha destato grande curiosità un video social di Matteo Salvini che parla un francese perfetto per invitare i cittadini transalpini a Pontida per assistere alla partecipazione (avvenuta il 17 settembre) di Marine Le Pen. Il leader della Lega (e Ministro delle Infrastrutture), però, non ha una confidenza così elevata con l’idioma francese. Quindi, come ha fatto? Ha utilizzato un software di intelligenza artificiale in grado di creare un template dal video e generare un deepfake.

LEGGI ANCHE > La legge sull’istigazione a delinquere via social punirebbe Salvini (ma lui non se ne è accorto)

Poco meno di un minuto in cui si parla, in francese, ai sostenitori della destra transalpina. Al netto dei riflessi politici, quanto accaduto è molto interessante e accende una luce su come l’AI stia sviluppando – senza soluzioni di continuità – prodotti sempre più innovativi e in grado di non far distinguere il reale dall’artificiale. Come si può vedere nel filmato condiviso su X dal Segretario della Lega.

Lui stesso, dopo il messaggio in lingua francese, ha spiegato di aver utilizzato uno dei software sviluppato dalla startup americana (con sede a Los Angeles) HeyGen, fondata nel 2020 dall’imprenditore e sviluppatore Joshua Xu, ex dipendente di Snapchat.

Video Salvini “francese”, tutto merito dell’intelligenza artificiale

Nel monografico di oggi, Giornalettismo approfondirà tutte le caratteristiche della funzione “Video Translate” lanciata di recente e tutti gli altri software – basati sull’intelligenza artificiale – sviluppati da HeyGen. Ma aprirà anche un varco sugli usi e gli abusi di questi strumenti, spiegando anche come iniziative di questo tipo potrebbero mettere a rischio il settore dei doppiatori. Per il momento, questo aspetto sembra essere lontano dal diventare realtà (a causa di alcune “pecche” piuttosto evidenti), ma con il passare del tempo potrebbe l’AI di questo tipo potrebbe travolgere tutto il comparto cinematografico (e non solo).

Perché non “prima gli italiani”?

Torniamo, però, al video Salvini “francese”. La voce, come si può ascoltare dal filmato, sembra essere proprio quella del Ministro delle Infrastrutture. In realtà, HeyGen è in grado di campionare la voce (tono e cadenza) di ogni singola persona che carica un video nel database e sintetizzarla per restituirla all’ascoltatore/utente come fosse l’originale. Ma non c’è solamente l’audio, perché anche le immagini “subiscono” l’interferenza dell’AI: la bocca, infatti, sembra muoversi proprio seguendo ogni singola parola “pronunciata” in francese.

Dunque, una grande evoluzione dell’intelligenza artificiale. Ma non “Made in Italy“. Infatti, Matteo Salvini – e i responsabili della sua comunicazione – hanno dato risalto all’americana HeyGen. Eppure, in Italia c’è un’azienda che da tempo ha sviluppato un analogo sistema di Video Translate e che di recente è stato utilizzato da un altro politico (“acquisito”): Beppe Grillo.

Qui il co-fondatore del Movimento 5 Stelle parla un perfetto cinese. Non solo nell’idioma, ma anche nei movimenti della bocca, Grillo sembra essere padrone della lingua parlata a Pechino. E, invece, anche in questo caso c’è lo zampino dell’intelligenza artificiale. Questa volta, però, tutta made in Italia. A sviluppare questo software (disponibile per privati) è stata la startup (con sede a Roma, Milano e Bologna) Asc27, nata nel 2019. L’azienda si occupa di soluzioni per migliorare la sicurezza informatica, anche utilizzando l’intelligenza artificiale. Per fare un esempio, il software utilizzato da Grillo è nato per smascherare i deepfake.

Share this article