La bufala di Lebron James che ha indossato un colletto di pizzo per ricordare la giudice Ginsburg

Condivisa anche da larga parte della stampa italiana: come nasce il malinteso

24/09/2020 di Redazione

È come se qualcuno avesse preso una notizia di Lercio e l’avesse resa virale spacciandola per vera. È quello che è successo nelle ultime ore, dopo la morte della giudice della Corte Suprema Usa Ruth Bader Ginsburg: anche in Italia, infatti, si è diffusa la bufala Lebron James con colletti di pizzo per onorare la memoria della giudice progressista, impegnata in molte battaglie in difesa dei diritti umani.

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Bufala Lebron James con colletto in pizzo, com’è nata

La notizia era stata battuta dal sito The Babylon Bee, un portale che si occupa di satira, che prende di mira personaggi pubblici e che offre uno sguardo dissacrante sulle questioni di attualità, interpretando pensieri e proponendo al grande pubblico notizie da un universo parallelo. Che, pertanto, non corrispondono alla realtà.

Il sito aveva realizzato un fotomontaggio di Lebron James vestito con un abito scuro sormontato da un curioso colletto di pizzo bianco, come quelli che la giudice Ruth Bader Ginsburg amava indossare e che la rendevano perfettamente riconoscibile, suo segno distintivo. Leggendo il testo dell’articolo, si comprende bene come il tono della notizia sia satirico e giocoso, nulla a che vedere con la realtà.

Bufala Lebron James, la condivisione della stampa italiana (e la successiva rimozione)

Il sito The Babylon Bee ha infatti voluto fare ironia sull’impegno dei giocatori della Nba che, in seguito all’esplosione delle proteste per il Black Lives Matter, ad esempio, si erano rifiutati di scendere in campo. Manifestazioni come questa hanno portato spesso il presidente Usa Donald Trump a definire la Nba come un vero e proprio movimento politicizzato. Ecco perché la scomparsa di una figura iconica per la sinistra progressista americana è diventata, per il sito Babylon Bee, l’occasione di scherzare – più che sulla figura del giudice – sull’impegno dei giocatori di basket della NBA.

Ma in Italia non ci sono filtri. E diverse testate nazionali hanno pubblicato la notizia offrendola ai propri lettori come se fosse vera.

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