Ouesseynou Sy motiva il suo gesto: «L’ho fatto per non far venire più africani in Italia»

21/03/2019 di Enzo Boldi

Le parole che arrivano dal carcere di San Vittore non aiutano a fare grande chiarezza attorno alle motivazioni che hanno spinto Ouesseynou Sy, l’autista 47enne di origini senegalesi, a dirottare un pullman carico di studenti e minacciarli di morte. Alcune sue frasi sembrano esser concettualmente inattendibili e contraddittorie tra di loro. Prima parla di un gesto di vendetta per i morti nel Mediterraneo, poi dice di averlo fatto per convincere i cittadini dell’Africa a non abbandonare il continente per trovare fortuna altrove. Infine spera che le destre si affermino in tutta Europa per bloccare l’ondata migratoria.

«L’ho fatto per dare un segnale all’Africa, perché gli africani restino in Africa e così non ci siano morti in mare», ha detto Ouesseynou Sy durante il suo primo interrogatorio di fronte agli inquirenti nel carcere di San Vittore.  Poi si è definito ‘panafricanista’ spiegando la sua filosofia con lucidità e dovizia di particolari. La sua idea è che l’Africa sia stata colonizzata e che l’Europa di approfitti dell’Africa mettendo governi che fanno comodo all’Occidente, ed è’ per questo che gli africani sono costretti ad emigrare. Invece «gli Africani – come riporta l’Ansa – devono restare in Africa ed è l’Occidente che non lo consente» Per questo motivo spera anche nella vittoria delle destre in Europa «così non faranno venire gli africani».

Ouesseynou Sy, il panafricanista che ha messo a rischio la vita di 51 bambini

«Questa cosa l’avevo in mente da un po’, per dare un segnale – ha spiegato Ouesseynou Sy – Volevo andare a Linate per prendere un aereo e tornare in Africa e usare i bambini come scudo». Poi l’intervento dei carabinieri ha bloccato il suo piano e la situazione è degenerata. L’uomo spiega di aver gettato in terra la benzina solamente per impedire alle forze dell’ordine di sparare contro di lui e contro il mezzo, ma la telefonata al 112 del ragazzino eroe, in realtà, parla del combustibile versato in terra sul mezzo prima dell’intervento.

(foto di copertina: ANSA/SALVATORE GARZILLO)

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