Clan Spada, confermate le condanne. Le urla contro i giudici in aula

Le sentenze in appello di oggi confermano le condanne a più di 50 anni di carcere per sette esponenti legati alla famiglia Spada di Ostia per il racket delle case popolari, confermando anche l’aggravante mafiosa. Alla lettura, le urla contro i giudici: «Buffoni»

Clan Spada, confermate le condanne dai giudici insultati in aula

Al termine della lettura delle sentenze, il consiglio giudicante è stato oggetto di insulti e minacce da parte dei presenti in aula. Un imputato, che all’inizio dell’udienza sei era dichiarato estraneo al clan della famiglia Spada di Ostia ha urlato «Buffoni, quando esco spacco tutto», mentre altri presenti del pubblico hanno lanciato insulti e fischi contro i giudici, gridando «Vergogna».

Le sentenze

In appello sono state confermate le condanne che superano i 50 anni totali per i sette esponenti del Clan Spada di Ostia. Le accuse contestate vanno dalle minacce alla violenza, agli sfratti forzosi da alloggi popolari e a una gambizzazione.

Lungo il processo si sono schierati come parte civile il Comune, la Regione e l’associazione antimafia “Libera”, oltre ai due collaboratori di giustizia Michael Cardoni e Tamara Ianni, entrambi vittime di numerose intimidazioni. La camera di consiglio è durata all’incirca tre ore, alla fine delle quali sono state confermare le condanne. Per Massimiliano Spada la pena più lunga, con 13 anni e 8 mesi di carcere, mentre a Ottavio Spada ne sono stati dati 5. Le altre condanne sono di 6 anni e 4 mesi a Davide Cirillo, 6 anni e 4 mesi a Mirko Miserino, 7 anni e 4 mesi a Maria Dora Spada, 11 anni a Massimo Massimiani e 6 anni e mezzo a Manuel Granato.

Virginia Raggi: «Il nostro impegno per la mafia fuori da Roma»

La conferma delle sentenze è stata accolta con soddisfazione dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che sul suo profilo Twitter ha commentato la notizia scrivendo: «Racket delle case popolari e violenze. La Corte Appello conferma condanne e aggravante mafiosa a clanSpada. Noi il nostro impegno per avere fuori la mafia da Roma Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro quotidiano».

(Credits immagine di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

 

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