Genova: dalla revoca alla riammissione nella gara per la demolizione, la capriola del governo su Autostrade

La verità, probabilmente, sta nel fatto che Autostrade ha presentato al commissario per la ricostruzione del ponte Morandi Marco Bucci – sindaco di Genova – un piano per la demolizione troppo vantaggioso. Soltanto in questo modo si può spiegare l’emendamento che ha corretto il decreto Genova e che permetterà alla società di poter partecipare alla gara per la demolizione del viadotto.

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Il ritorno in pista di Autostrade per la demolizione del ponte Morandi

Sorprende, evidentemente, perché il Movimento 5 Stelle in primis – ma tutto il «governo del cambiamento» – avevano promesso il veto sulla società Autostrade dopo la tragedia dello scorso 14 agosto. Il gruppo guidato dalla famiglia Benetton era diventato il capro espiatorio di ogni cosa ed era stato trattato come l’unico bersaglio da dare in pasto all’indignazione popolare, partendo dalla revoca delle concessioni voluta in prima persona dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, passando per l’assoluta esclusione dal bando per la ricostruzione del ponte.

Tuttavia, nei giorni scorsi, Autostrade aveva in ogni caso presentato la sua proposta al commissario Bucci, mostrando con convinzione due piani di ricostruzione del viadotto (il primo, su progetto Aspi, della durata inferiore a un anno, il secondo con il progetto di Renzo Piano superiore ai 12 mesi) e, soprattutto, un convincente piano per la demolizione del ponte, con la limitazione ai massimi dei danni alle case che si trovano ancora al di sotto del viadotto Polcevera (e il salvataggio di 110 appartamenti).

L’emendamento al decreto Genova che permette ad Autostrade di demolire il ponte

Da qui, con ogni probabilità, arriva la ratio che c’è dietro al comma 7 del primo articolo del decreto, che cancella l’esclusione di Autostrade dalle «operazioni propedeutiche e connesse» alla ricostruzione del ponte. Il relatore del decreto, l’esponente del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi, ha spiegato che Autostrade potrà prendersi carico soltanto della rimozione delle macerie dell’abbattimento del ponte Morandi. Ma, in realtà, la formulazione del decreto – così com’è – permette alla società di intervenire in molte più operazioni.

Una nuova capriola, quindi? Sembra proprio di sì, anche per le modalità politiche con cui si è arrivati all’emendamento: la scrittura del testo, infatti, è stata realizzata da Forza Italia, il partito del governatore della Liguria Giovanni Toti, da sempre aperto all’affidamento della demolizione del ponte Morandi ad Autostrade.

La smentita del Movimento 5 Stelle

Eppure, il Movimento 5 Stelle prova a smentire la lettura dell’emendamento da parte di alcuni organi di stampa: «Smentiamo categoricamente che in Parlamento si stia lavorando per ammettere Autostrade per l’Italia ai lavori di ponte Morandi a Genova – ha detto il relatore del decreto, Gianluca Rospi del Movimento 5 Stelle -. Sarebbe assurda una marcia indietro su questa decisione». Ma l’emendamento parla chiaro.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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