La politica anti-migranti di Matteo Salvini preceduta da un netto calo degli arrivi

21/05/2018 di Redazione

L’alleanza tra Lega e M5S è ormai cosa fatta, da qui in avanti si può solo parlare delle politiche che promuoverà il nuovo governo; Matteo Salvini, papabile ministro dell’Interno, non ha mai nascosto la sua intenzione di espellere 500mila migranti cosiddetti “irregolari.

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Tuttavia, Frontex sembra smentire parzialmente le invettive del leader del Carroccio.

Sulla rotta del Mediterraneo centrale, infatti, il numero degli arrivi in Italia si è attestato a circa 2.800 unità, dato che rappresenta il 78% in meno rispetto al 2017.

Nelle rotte che interessano l’Ue si registra la stessa tendenza con un calo generale del 44%.

Al capitolo immigrazione del contratto di governo si legge:

La questione migratoria attuale risulta insostenibile per l’Italia, visti i costi da sopportare e il business connesso, alimentato da fondi pubblici nazionali spesso gestiti con poca trasparenza e permeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il fallimento dell’attuale sistema di gestione dei flussi migratori rischia di mettere in discussione lo stesso sistema di Schengen. L’Italia deve ricoprire un ruolo determinante ai tavoli dei negoziati europei in merito alle politiche di asilo e di immigrazione. Si deve puntare alla riduzione della pressione dei flussi sulle frontiere esterne e del conseguente traffico di esseri umani e contestualmente, nella medesima ottica, ad una verifica sulle attuali missioni europee nel Mediterraneo, penalizzanti per il nostro Paese, in particolare per le clausole che prevedono l’approdo delle navi utilizzate per le operazioni nei nostri porti nazionali senza alcuna responsabilità condivisa dagli altri stati europei. È necessario il superamento del Regolamento di Dublino.

Matteo Salvini ha promesso che espellerà 500mila migranti irregolari. Ce la farà?

(Foto credits: Ansa)

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