Il condono si avvicina, Siri (Lega) conferma: «Ci aspettiamo 35 miliardi»

21/05/2018 di Redazione

Chi si schiera contro la chiama «condono». Chi la sostiene invece la definisce «pace fiscale». La proposta di M5S e Lega di cancellare i debiti con l’Erario di milioni di contribuenti per attuare una forte riduzione delle tasse continua ad essere al centro del confronto politico di questi giorni. E i partiti di Luigi Di Maio e Matteo Salvini non sembrano intenzionati a fare passi indietro. L’ultimo esponente ad intervenire sulla questione è il senatore leghista Armando Siri, 46 anni, giornalista, consigliere economico del Carroccio, principale autore della proposta della ‘flat tax‘ con due aliquote al 15 e 20%.

Condono, Siri (Lega): «Dalla pace fiscale ci aspettiamo introiti per 35 miliardi»

In un’intervista rilasciata a Giuseppe Alberto Falci per il Corriere della Sera il parlamentare, autore nel 2016 del libro ‘Flat Tax – La Rivoluzione Fiscale in Italia è possibile’, conferma l’intenzione di abbassare le aliquote a partire già dal 2019 con un costo di 50 miliardi di euro e 35 miliardi ricavati dalla «pace fiscale»:

Lei è l’inventore della flat tax italiana. Come si può conciliare la tassa piatta con il reddito di cittadinanza?

«Prima di ogni cosa faremo la pace fiscale».
Che cosa significa?
«Significa fare la possibilità a milioni di piccoli contribuenti in difficoltà economica di stralciare con una piccola quota il loro debito con Equitalia».
Dove troverete le coperture per la flat tax?
«La flat tax per le imprese e per le famiglie sarà in vigore dal 2019. E ha un costo di circa 50 miliardi. Dalla pace fiscale ci aspettiamo introiti per circa 35 miliardi. Abbiamo poi previsto una spending review per almeno una ventina di miliardi. A ciò si aggiunge l’abolizione di una serie di tax expenditures (decontribuzioni, bonus fiscali). Un’ultima parte di introiti potrebbe infine giungere dalla cessione del patrimonio pubblico immobiliare non strategico».

Il contratto di governo

Del possibile «pace fiscale» si parla nel contratto di governo chiuso da M5S e Lega la scorsa settimana escludendo però «ogni finalità condonistica». Al capitolo 11 dal titolo ‘Fisco: flat tax e semplificazione’, nel paragrafo ‘Detassazione e semplificazione per famiglie, imprese e partite Iva’, si legge:

Il miglioramento delle procedure di riscossione passa inevitabilmente dal preventivo e definitivo smaltimento della mole di debiti iscritti a ruolo, datati e difficilmente riscuotibili per insolvenza dei contribuenti.
È opportuno instaurare una “pace fiscale” con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico delle obbligazioni assunte e favorire l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell’importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica. Esclusa ogni finalità condonistica, la misura può diventare un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà ed il primo passo verso una “riscossione amica” dei contribuenti.

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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