Quelle immagini del TG1 sul Giro d’Italia che non sono piaciute alla Sardegna

Il Giro d’Italia 2017 parte dalla Sardegna, grande spot per l’isola. Tutti d’accordo o forse no: durante un servizio mandato in onda dal TG1, che metteva in evidenza il pittoresco start della corsa rosa, l’operatore di ripresa della testata giornalistica della rete ammiraglia ha indugiato un po’ troppo su un cartello di Orune traforato da alcuni colpi di proiettile. Ed è subito partita la polemica sui luoghi comuni e sui facili accostamenti della cittadina sarda ai sequestri e alla criminalità organizzata.

LEGGI ANCHE: «Giro d’Italia 2017: date, orari, programma tv, classifiche e percorsi delle 21 tappe»

TG1 ORUNE, LA POLEMICA DI PITTALIS

«Non è accettabile che il TG1 possa danneggiare l’immagine della Sardegna e, soprattutto, infangare le zone dell’interno – ha detto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Pietro Pittalis -. L’evento ciclistico è stato un veicolo straordinario dal punto di vista turistico, ma non è assolutamente concepibile che le aree del nuorese, partendo da Orune e Orgosolo, siano accomunate a terre di violenza e sequestri». 

Il consigliere, inoltre, ha chiesto al presidente della regione Francesco Pigliaru di prendere delle iniziative contro la rete televisiva e contro l’autore del servizio per tutelare un territorio «da sempre dedito all’accoglienza dei turisti e alla tutela di un patrimonio di antiche tradizioni».

Tra le iniziative social partite dopo la messa in onda del servizio del TG1, da segnalare quella dell‘Eco di Barbagia che, sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un video delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del territorio «in risposta a qualsiasi tipo di pregiudizio»

(FOTO dal profilo Twitter di Sardiniatube)

Share this article