Speronata l’auto del giornalista Lirio Abbate

Lirio Abbate, giornalista de L’Espresso, è oggetto d’intimidazioni da parte di ignoti. L’auto blindata su cui viaggiava insieme alla scorta è stata speronata da un’altra vettura. L’incidente è avvenuto a Roma nella notte tra martedì e mercoledì. Dopo lo speronamento l’auto, una Renault Clio, ha fatto marcia indietro per poi cercare una fuga per il Lungotevere.

 

Speronata l'auto del giornalista Lirio Abbate
(Lapresse)

L’INSEGUIMENTO E L’ARRESTO – Gli agenti della scorta si sono lanciati all’inseguimento bloccando la vettura rimasta imprigionata nel traffico. Uno dei tre poliziotti della scorta è sceso con una pistola in pugno inseguendo i fuggitivi e bloccando il conducente. Si tratta di un ragazzo romano ventenne, incensurato, che è stato consegnato agli agenti della Squadra mobile che stanno indagando sulla vicenda. Non stanno emergendo legami tra il ragazzo ed il clan. Secondo gli investigatori le modalità dell’incidente e della successiva fuga sono quantomeno sospette.

 

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SILENZIO SULLE ALTRE INTIMIDAZIONI – Secondo quanto riportato dal Settimanale, nel corso della perquisizione dell’auto gli agenti hanno trovato un documento appartenente ad un cittadino straniero sul quale si stanno concentrando le indagini. Si sta cercando di capire se c’è un collegamento tra questo incidente e le precedenti minacce ricevute dal giornalista esperto di casi di mafia. L’Espresso, a tal proposito, ha scelto di non raccontare più delle intimidazioni ricevute da Lirio Abbate per non intralciare le indagini in corso.

LA SOLIDARIETÀ AD ABBATE – Il Corriere della Sera riporta poi la solidarietà del mondo del giornalismo, della politica e della società civile nei confronti di Lirio Abbate. L’associazione Stampa Romana e i consiglieri dell’Ordine dei giornalisti del Lazio esprimono solidarietà al collega de «L’Espresso», «giornalista antimafia sotto scorta dal 2007 e vittima di un ennesimo episodio intimidatorio». Il Comitato di Redazione di Repubblica ricorda che «l’intimidazione segue un altro inquietante episodio del settembre scorso, quando in un’auto parcheggiata sotto la sede delle redazioni del Gruppo Espresso, vennero rinvenuti un proiettile e un biglietto di minaccia ad Abbate che, da tempo, scrive anche di criminalità romana e degli incroci di quest’ultima con ambienti politici dell’estrema destra».Via Twitter un messaggio di «solidarietà» del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti:«Con Lirio Abbate, con le sue inchieste forti e coraggiose #LazioSenzaMafie». (Photocredit copertina Daniele Leone / LaPresse)

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