Reato di clandestinità: ecco come ha votato realmente il MoVimento 5 Stelle

Con 332 voti a favore e 104 contrari la Camera ha dato via libera definitivo al disegno di legge «Deleghe al governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili». Hanno votato contro Lega Nord, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle. Cosa prevedeva la legge? Per i reati punibili con una pena fino a quattro anni si ricorra – almeno per chi non è recidivo – subentra la cosiddetta messa alla prova, ovvero misure alternative al carcere, concordate con lo Stato in un percorso di riabilitazione e lavori socialmente utili. C’è un però, che potrebbe ingrandirsi non poco, con tutto il pacchetto è prevista anche l’abolizione del reato di clandestinità, tema molto caro al MoVimento. Come hanno votato i pentastellati alla Camera per il ddl sulla messa in prova? Contro. Ma occorre fare una ulteriore postilla. Il voto “contrario” al reato di clandestinità ha sollevato diversi dubbi in rete. Al contrario di quello che si dice sui social, il MoVimento ha votato a favore della depenalizzazione del reato di clandestinità. Con dovute precisioni. Sul provvedimento i pentastellati nel complesso hanno invece votato contrari in quanto diverse norme inserite nel pacchetto non convincevano affatto i pentastellati. A confermare tale ipotesi è, a Giornalettismo, il deputato Tancredi che specifica dove hanno votato a favore e dove contro.

 

SEDUTA MOVIMENTATA – Durante le dichiarazioni di voto, il presidente di turno, Luigi Di Maio, ha espulso dall’aula il leghista Massimiliano Fedriga. Quest’ultimo, durante l’intervento del collega Nicola Molteni, ha occupato i banchi del governo e mostrato un cartello con la scritta “Ministro Alfano, clandestino è reato”. Dopo il voto i leghisti hanno urlato “Vergogna, vergogna”.

 

E allora? La conferma del voto del MoVimento favorevole all'”abolizione” del reato arriva direttamente da parte di Tancredi Turco che a Giornalettismo spiega così: «Abbiamo votato a favore sul singolo emendamendamento che prevedeva l’abolizione del reato di clandestinità, così come abbiamo votato contrari ad alcuni emendamenti Lega che prevedevano il ripristino del reato. Sul provvedimento in generale abbiamo votato contro perché c’erano tante cose che non ci convincevano». Niente insomma di quello che si temeva in rete. Anche se, da quel che emerge, la votazione sull’articolo due (che include la depenalizzazione di tale reato) gran parte del gruppo risulterebbe astenuto. Sugli emendamenti il MoVimento ha tenuto la linea scelta dagli attivisti, sull’articolo due c’è stata una generale astensione mentre sul provvedimento generale è un netto no. Non solo, ilfattoquotidiano.it riporta:

Ora però c’è stata la decisione di opporsi alla Camera. “Abbiamo scelto così”, commenta Giulia Sarti a ilfattoquotidiano.it, “in accordo con i colleghi al Senato. Oggi si votata una legge che riguardava molti altri punti oltre all’immigrazione sui quali non concordiamo. Senza dimenticare il fatto che si sta delegando il governo per fare un decreto: l’abolizione non entrerà in vigore prima di 18 mesi. Noi volevamo fosse subito operativa”. I 5 Stelle hanno inoltre votato a favore di un emendamento di Sinistra ecologia e libertà che chiedeva l’eliminazione non solo del reato, ma anche dell’illecito amministrativo. “Un emendamento”, conclude Sarti, “che è stato bocciato. Abbiamo deciso di dare un segnale forte. C’erano troppe cose che non ci andavano bene e questa per noi era l’unica strada”.

IL PROVVEDIMENTO – Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. La lista dei reati depenalizzabili è contenuta nell’articolo 2. Entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà trasformare in illeciti amministrativi diversi reati. C’è un po’ di tutto: dai reati puniti con la sola pena della multa o dell’ammenda, purchè non attinenti ad alcune materie escluse (edilizia e urbanistica; ambiente, territorio e paesaggio; alimenti e bevande; salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; sicurezza pubblica; giochi d’azzardo e scommesse; armi ed esplosivi; materia elettorale e di finanziamento dei partiti; proprietà intellettuale e industriale) a quelli di omesso versamento di ritenute previdenziali. E il “clandestino”?
Il reato (in base al comma 3, lett. b) prevede di lasciare penalmente rilevante solo il reingresso in violazione di un provvedimento di espulsione.

reato clandestinità voto contro MoVimento 5 Stelle

I FATTI – Ricordiamo il passato. Era gennaio di quest’anno quando in Senato ci fu il via libera all’emendamento del governo che abroga il carattere penale del reato di immigrazione clandestina e lo trasforma in un illecito amministrativo. I sì furono 182, i no 16 e gli astenuti 7. Il 13 dello stesso mese gli attivisti del MoVimento 5 Stelle hanno votato sulla depenalizzazione del reato di clandestinità, in una consultazione online attivata sul blog. Era stato proprio il Semplice Portavoce a pubblicizzare la possibilità di votare, da parte di tutti gli «iscritti certificati», per decidere la linea dei parlamentari delle Cinque Stelle in vista del voto in Senato. La vicenda, che smentì di fatto le posizioni di Grillo e Casaleggio in merito, diede ragione all’iniziativa dei senatori pentastellati Andrea Cioffi e Maurizio Buccarella. I due presentarono un emendamento che fu approvato in Commissione giustizia. Soltanto qualche ora più tardi Grillo e Casaleggio si erano dissociati dall’iniziativa, spiegando che si trattava di una «posizione espressa in modo del tutto personale» e che lo stop al reato di clandestinità non faceva parte del programma del MoVimento, condannando anche i due senatori per essersi «arrogati il diritto» senza essersi prima consultati con nessuno. Ma il risultato fu contrario alle aspettative del Capo del MoVimento:

Dalle 10 alle 17 di oggi gli iscritti certificati hanno espresso il parere vincolante sul voto che il Gruppo Parlamentare del Senato dovrà esprimere domani 14 gennaio sul “reato di clandestinità“. 15.839 hanno votato per la sua abrogazione, 9.093 per il mantenimento. I votanti sono stati 24.932. Gli aventi diritto erano gli iscritti certificati al 30 giugno 2013, pari a 80.383. Con l’abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull’ingresso e il soggiorno nello Stato.

MoVimento 5 Stelle Clandestinità

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CAMBIO SIORI CAMBIO – E ora? E ora alla Camera non si cambia “idea”. Il 13 gennaio 2014 sul blog di Beppe si votò a favore della cancellazione del reato di immigrazione clandestina e il 2 aprile 2014 alla Camera i deputati di Beppe hanno votato contro la cancellazione del reato di immigrazione clandestina?

In realtà il voto contrario era relativo all’intero pacchetto non sul singolo emendamento.

Per capire la posizione del MoVimento nel resoconto stenografico si può prendere l’intervento del deputato Tancredi in aula:

Non siamo d’accordo anche di fronte alla previsione di una generalizzata trasformazione in illeciti amministrativi di molti reati oggi puniti con pene detentive e della totale depenalizzazione per altri reati. Per molti di questi reati riteniamo eccessiva l’abrogazione completa poiché provocherebbe uno scenario di assoluta liceità di comportamenti che sino ad oggi vengono sanzionati penalmente. Tale deregolamentazione potrebbe anche ingenerare continui attacchi od offese a beni tutelati dall’ordinamento penale per la cui cessazione non vi sarebbe più a disposizione alcuno strumento giudico.  Sarebbe pertanto più logico prevedere una depenalizzazione che applicasse esclusivamente una sanzione amministrativa di modo che l’odierno precetto penale mantenga comunque una qualche forma, seppur lieve, di deterrenza. Sottolineiamo in ogni caso che tali depenalizzazioni non potranno offrire la deflazione auspicata né sul fronte carcerario, né su quello processuale. I reati per i quali è prevista una completa depenalizzazione, infatti, hanno diffusione limitata e non sono numericamente rilevanti nei procedimenti sopravvenuti nelle aule di giustizia.

In rete sta già emergendo la questione (con amara ironia):

 

 

 

 

Si attendono i voti nominali, unici dati che possono dare certezza o smentire la decisione presa a Montecitorio ma che ora trovano conferma nelle parole del deputato Turco.

—EDIT—-

Una posizione più chiara arriva ora dal gruppo 5 Stelle Camera:

Ecco il nuovo caso montato dai galoppini del PD: avete votato contro l’abolizione del reato d’immigrazione clandestina!
Avete votato contro a pene detentive non carcerarie! Non avete rispettato la volontà degli iscritti! Ordini dall’alto?!
Come al solito la mistificazione la fa da padrone…

AVETE VOTATO CONTRO L’ABOLIZIONE DEL REATO D’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA ANDANDO CONTRO LA VOLONTÀ’ DEGLI ISCRITTI AL BLOG?
Assolutamente NO! Anzi… abbiamo votato contro l’emendamento Molteni 2.46 che voleva sopprimere l’abrogazione e la trasformazione in illecito amministrativo del reato previsto all’articolo 10-bis del testo unico sull’immigrazione. Addirittura siamo stati gli unici a votare l’emendamento Farina (SEL) 2.61 per abrogarlo del tutto in linea con quanto espresso dalla votazione online! Un voto, 4 provvedimenti! Di fatto anche se non si tratta di Decreto Legge, all’interno di questa proposta di legge sono presenti 4 provvedimenti diversi: delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, depenalizzazioni, messa alla prova, procedimento nei confronti degli irreperibili.

(Che è quello che già ci aveva anticipato il deputato Tancredi Turco)

E poi si passa ai perché del no al ddl:

1) Non accettiamo la continua delega al Governo in materie così delicate. Il Parlamento è continuamente svuotato dall’azione governativa, ci dobbiamo prendere la responsabilità di farlo lavorare nel pieno delle sue funzioni. Così come non accettiamo che si scelga la via della detenzione domiciliare per pene fino a 3 anni senza sostenere economicamente le forze dell’ordine che si occuperanno dei controlli e non hanno neanche i soldi per la benzina delle volanti! La vergogna dei braccialetti elettronici pagati a peso d’oro la vogliamo ricordare? Allora prima si faccia funzionare il sistema con coperture finanziarie adeguate e a seguire si facciano le norme! Non il contrario!

2) Con l’esclusione della punibilità delle condotte sanzionate con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni quando risulti la particolare tenuità dell’offesa, si dà al giudice una discrezionalità praticamente sconfinata nel decidere se l’offesa è tenue o meno, e quindi escludere la punibilità per pene fino a 5 anni. Inoltre non ci sono paletti stringenti per questa scelta: di fatto il giudice non dovrà sentire né il P.M. né la persona offesa dal reato (come avevamo proposto con l’emendamento 1.4 Ferraresi), unico limite l’abitualità del comportamento, senza pregiudizio per il risarcimento in sede civile ( e ci mancherebbe!), con il rischio di lesione di certezza del diritto e del principio d’eguaglianza.

3) Depenalizzazioni che di fatto non alleggeriranno il sovraffollamento carcerario ma toglieranno quel minimo di deterrenza a fatti particolarmente fastidiosi come la falsità in atti privati e altri atti prodromici a reati peggiori. Li aspetteremo alla prova dei fatti sulla pdl “Cannabis”, il vero provvedimento per la soluzione del sovraffollamento carcerario. Ancora una volta il messaggio che lo Stato da ai cittadini è chiaro: fare i furbi conviene!

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