Paolo Ruffini, il direttore rimpianto e raccomandato

08/08/2011 di Luca Scialò

E’ infatti figlio di un ex Ministro della Dc, nipote di Enrico La Loggia Senatore del Pdl e di un Cardinale designato da Pio XII

Come ormai noto, Paolo Ruffini ha lasciato la direzione di Raitre destinazione La7 dove ricoprirà lo stesso incarico. I risultati, a livello qualitativo e quantitativo, conseguiti da Raitre sotto la sua guida, sono ineccepibili e incontestabili. Eppure, anche questo apprezzatissimo e creativo personaggio della Rai, non sfugge alla regola basilare per lavorare a Viale Mazzini: avere un albero genealogico di tutto rispetto.

LA CARRIERA DI RUFFINI – Inizia la sua attività professionale come cronista al Mattino di Napoli nel 1978, seguendo, in particolare, la cronaca di Napoli. Nel 1980, si trasferisce presso la redazione romana del quotidiano e dal 1983 inizia a seguire la politica interna. Nel 1986 entra a far parte della redazione politica del Il Messaggero di Roma. Nel 1996 diventa, su proposta di Giulio Anselmi, vice direttore de Il Messaggero, votato dall’assemblea dei redattori con una amplissima maggioranza. È stato vice presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare dal 1993 al 1996. Nel novembre del 1996 è nominato direttore del Giornale Radio Rai. Negli anni della sua direzione il Giornale Radio ha dato vita anche ad una serie di trasmissioni e ad edizioni tematiche del GR, è nata una trasmissione di reportage radiofonici “Inviato Speciale”, e delle edizioni speciali dei GR dedicati alla cultura, alla medicina, alle scienze, all’ambiente, all’Europa. Sempre in quegli anni è nato il canale GR Parlamento, dedicato alle dirette della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica e degli approfondimenti istituzionali, realizzando numerosi fili diretti e trasmissioni speciali su grandi eventi, e di cui Ruffini in quel periodo ha assunto la direzione. Da luglio del 1999 è stato anche direttore di Radio Uno, la rete di flusso di musica e notizie affidata alla redazione del GR. Sotto la sua direzione sono nate trasmissioni di successo come Il baco del millennio, Baobab, Ho perso il trend, Con parole mie, Zona Cesarini, Music Club che coniugano gli alti ascolti ad una costante ricerca di qualità. Dall’aprile del 2002 al novembre del 2009 è stato Direttore di Rai 3, di cui ha aumentato gli ascolti facendola spesso diventare la terza rete nazionale per share giornaliero. Tra novembre 2009 e luglio 2010, Ruffini fu sostituito dal suo incarico per contrasti con la maggioranza di Governo. Per poi ritornare al suo posto il 20 luglio 2010, quando vinse la sua causa con la Rai.

PROGRAMMI NATI SOTTO LA SUA DIREZIONE – Sotto la sua direzione, nascono numerosissimi programmi, tra i quali Ballarò con Giovanni Floris, Che tempo che fa con Fabio Fazio, Enigma, Il caso Scafroglia con Corrado Guzzanti, Non c’è problema, Screensaver, Dove osano le quaglie, Tintoria, Dammi il tempo, In ½ h con Lucia Annunziata, W l’Italia, Parla con me con Serena Dandini e da ultimo il Rotocalco Televisivo di Enzo Biagi. Negli anni della sua direzione inoltre sono passati dalla seconda alla prima serata programmi come Blu notte con Carlo Lucarelli, e Report con Milena Gabanelli.

BRAVO SI’, MA RACCOMANDATO… Senza dubbio Ruffini è stato un Direttore di successo, portando gli ascolti di Raitre, ma anche la qualità dei programmi trasmessi, a livelli molto alti. Un giusto mix tra intrattenimento e informazione.  Ma come ogni buon dipendente o dirigente della Rai, anch’egli ha avuto i suoi santi in Paradiso. Paolo Ruffini è infatti figlio di Attilio, deputato della Democrazia cristiana eletto ininterrottamente dal 1963 al 1987 nella circoscrizione elettorale della Sicilia occidentale. Ha ricoperto anche incarichi governativi tra il 1972 e il 1980, come Ministro degli Affari Esteri, della Difesa, dei Trasporti e della Marina Mercantile. E come diceva Corrado, non finisce qui. Paolo Ruffini è anche nipote di Enrico La Loggia, senatore del Pdl eletto dal 1994 nella circoscrizione palermitana di Capaci (dopo una gavetta locale nella Dc). Nell’attuale legislatura ricopre la carica di Presidente della Commissione Parlamentare per l’attuazione del Federalismo Fiscale. Per non farsi mancare niente, il buon Paolo è anche nipote di un Cardinale. Trattasi di Ernesto Ruffini, proclamato il 18 febbraio 1946 da Papa Pio XII e deceduto nel lontano 11 giugno 1967. Anch’egli fu molto impegnato politicamente in quel di Palermo in chiave democristiana e anti-comunista.

AMARE CONCLUSIONI – Insomma, in tanti rimpiangono, e forse rimpiangiamo, Paolo Ruffini, per i risultati conseguiti in quel di Raitre. Un po’ di malumore nel guardare il suo eccelso parentado però pure ci deve essere concesso. Chissà quanti Paolo Ruffini ci sono in giro per l’Italia, che non avendo un padre e uno zio parlamentare, nonché uno zio Cardinale, non sono riusciti ad emergere.
E allora avanti con il suo successore. Possibilmente parente, amico o amante di qualcuno/a in alto. Come piace a mamma Rai.

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