Angelo Borrelli negativo al tampone, Guido Bertolaso ricoverato solo per precauzione: «Non ha un appartamento a Milano»

Buone notizie sul fronte coronavirus, almeno per due volti riconoscibili al pubblico italiano che era andato in ansia per le condizioni di salute di Angelo Borrelli e Guido Bertolaso. Ieri il primo per la prima volta aveva saltato la conferenza stampa della Protezione Civile per delle linee di febbre ed era quindi stato sottoposto a tampone. Oggi è arrivato l’esito ed è negativo. Sospiro di sollievo quindi per il capo della Protezione Civile, anche se non sappiamo quando tornerà in sala stampa.

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Angelo Borrelli negativo al tampone, il ricovero precauzionale di Guido Bertolaso

Se Angelo Borrelli aveva subito però fatto intendere di non essere stato contagiato, invece il ricovero di Guido Bertolaso per coronavirus ha destato subito preoccupazione. L’x capo della Protezione Civile chiamato come consigliere personale del governatore Fontana a Milano per costruire l’ospedale provvisorio nell’ex Fiera è considerato nelle fasce a rischio avendo 70 anni. Ieri dopo aver annunciato il ricovero su Facebook è stato anche annunciato il suo ricovero presso il San Raffaele con le prime speculazioni sullo stato di salute, ma stamattina è arrivata una specifica dell’assessore alla sanità lombarda  Giulio Gallera intervistato da Agorà su Rai 3:

Guido Bertolaso sta bene, benissimo. E’ stato ricoverato all’ospedale San Raffaele in via precauzionale. A Milano non ha un appartamento, era collocato in un luogo non idoneo per l’isolamento. Per questo è stato portato al San Raffaele. Ma sta bene, anche troppo, nel senso che chiama, dispone e agisce”.

Un augurio di pronta guarigione sia ad Angelo Borrelli che a Guido Bertolaso, intanto il progetto per l’ospedale nella Fiera Milano va avanti e il primo nodo dovrebbe aprire nei prossimi giorni. Sicuramente sarebbe fondamentale per dare anche un po’ di respiro al sistema sanitario della Lombardia che sta tenendo botta, nonostante mille difficoltà, anche grazie agli aiuti venuti dai medici cubani già operativi nell’ospedale da campo militare di Cremona. 

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