L’identikit dell’host Airbnb a cui sarà prelevato il 21% di cedolare secca

A individuarlo è una stessa "indagine" interna della piattaforma in Italia

02/01/2024 di Enzo Boldi

Nel mare magnum dei cambiamenti (sia normativi, sia in seguito al mancato versamento relativo agli anni 2017-2021), è Airbnb che ci fornisce una sorta di identikit di quegli host che, in Italia, pagheranno l’aliquota del 21% di cedolare secca. Dunque, coloro ai quali sarà prelevata – automaticamente – quella percentuale (che la piattaforma dovrà versare a titolo di account) ai sensi delle rinnovate e aggiornate normative italiane sulle locazioni brevi.

LEGGI ANCHE > Quando scatta l’aliquota del 26% sulla cedolare secca per gli host

Della sequestro di 779 milioni di euro e il conseguente accordo (frutto di un ricalcolo, con annesse sanzioni amministrative e interessi) da 576 milioni di euro abbiamo parlato nei nostri precedenti approfondimenti. Intesa comunicata anche dalla stessa Airbnb che ha deciso anche di aprire un tavolo delle trattative per procedere a un ravvedimento operoso (con gli host) per quel che riguarda i mancati versamenti dell’aliquota al 21% di cedolare secca per gli anni 2022 e 2023. Dunque, resta da capire chi sono gli host italiani.

Airbnb cedolare 21%, l’identikit dell’host che deve pagarla

L’identikit breve viene fornito proprio da un’indagine (basata su interviste a 3.500 host italiani) realizzata da Airbnb:

«Ci sono migliaia di host in Italia. Oltre tre quarti di loro hanno solamente un annuncio; l’host tipico ha guadagnato l’anno scorso poco più di €3,500. Circa due terzi (59%) ha dichiarato che i proventi realizzati ospitando consente loro di arrivare a fine mese. Il 15% afferma di lavorare nella sanità, l’educazione o la pubblica amministrazione». 

Prima di entrare nel dettaglio, ricordiamo un aspetto fondamentale. Stando all’ultima legge di Bilancio (che modifica e aggiorna il decreto legge numero 50 del 2017), Airbnb agisce come sostituto d’imposta degli host e dovrà versare – a titolo d’acconto – l’aliquota del 21% di cedolare secca. Dopo, in base alle dichiarazioni dei redditi 2024 (quindi nel 2025), chi ha due o più alloggi in locazione breve (30 giorni), dovrà procedere con il calcolo in base a un’aliquota del 26%.

Di fatto, però, c’è un dato molto interessante che emerge da questa indagine interna. Su 3.500 host italiani intervistati, oltre il 75% è proprietario di un solo alloggio ad affitto breve. Dunque, stando a questi dati, per la maggior parte degli host italiani, non ci sarà alcuna variazione rispetto alla normativa precedente. Il 21% dovevano versare in precedenza e il 21% dovranno continuare a versare.

Share this article
TAGS