Qual è il volume di affari di Airbnb nel mondo

Dai risultati finanziari del terzo trimestre del 2023 si può desumere come l'attività dell'azienda sia molto florida. Soprattutto per via dell'aumento delle richieste

07/11/2023 di Redazione Giornalettismo

È un mercato in costante crescita, con l’unico ed evidente calo provocato dalle limitazioni ai viaggi e agli spostamenti durante le fasi più acute della pandemia COVID. Il settore turistico, da anni, è alimentato dalle numerose piattaforme digitali che fungono da intermediari tra chi vuole mettere a disposizione (sotto forma di affitto breve) un alloggio e chi vuole affittare per qualche giorno una soluzione “abitativa” alternativa ai classici alberghi. E il volume di affari di realtà come Airbnb risente, positivamente, di tutte queste dinamiche.

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Nel giorno in cui è stata resa pubblica la notizia del sequestro da 779 milioni di euro nei confronti dell’azienda americana – da parte della Guardia di Finanza italiana, per presunta evasione fiscale legata al mancato versamento della cedolare secca (al 21%) a partire dal 2017 -, su alcuni quotidiani abbiamo incontrato degli schemi riassuntivi poco chiari e non in grado di spiegare il reale volume di affari Airbnb a livello globale. Per provare a capire di quali enormi cifre stiamo parlando, abbiamo preso in esame gli ultimi tre documenti ufficiali relativi ai risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023.

Volume di affari Airbnb nel mondo, il report finanziario

Facciamo riferimento proprio dall’ultimo (il terzo) trimestre, con i risultati finanziari relativi a questo periodo ristretto resi pubblici solo qualche giorno fa. L’azienda ha sottolineato come ci sia stato un netto aumento delle “notti prenotate” rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E, ovviamente, questo ha fatto aumentare il giro di affari da cui – attraverso le commissioni del 3% – Airbnb riesce a foraggiare la propria attività:

«Le notti e le esperienze prenotate hanno superato i 113 milioni, crescendo del 14% su base annua e con un’accelerazione rispetto al secondo trimestre del 2023». 

Il numero di notti prenotata attraverso Airbnb, dunque, è cresciuto di 14 punti percentuali su base annua, e con un’impennata anche rispetto ai risultati del secondo trimestre dello stesso anno. Tutto ciò, ovviamente, ha comportato anche una crescita a livello di ricavi:

«I ricavi sono aumentati a 3,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2023 rispetto ai 2,9 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2022, guidati da una solida crescita delle notti e delle esperienze prenotate, da un modesto aumento della tariffa giornaliera media (“ADR”) e da un fattore FX favorevole» . 

Dunque, in aumento sono stati anche i ricavi, strettamente correlati a un aumento degli “acquisti” effettuati attraverso la piattaforma. La stessa azienda ha sottolineato come nell’ultimo anno siano aumentate esponenzialmente anche le inserzioni (oltre 1 milione sono quelle attualmente attive). Di pari passo, quindi, anche gli utili hanno seguito lo stesso trend:

«Nel terzo trimestre del 2023, l’utile netto includeva un beneficio fiscale una tantum non monetario di 2,8 miliardi di dollari, determinato dal rilascio di un’indennità di valutazione su alcune delle nostre attività fiscali differite. Escludendo il vantaggio di questa voce una tantum, il nostro utile netto rettificato è stato di 1,6 miliardi di dollari rispetto a 1,2 miliardi di dollari di utile netto nel terzo trimestre del 2022». 

Parliamo, dunque, di svariati miliardi di dollari. Figli di un settore sempre più in crescita, anche se ora stanno venendo al pettine molti nodi relativi al versamento al Fisco delle tasse. Come il caso italiano della cedolare secca.

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