Vittorio Feltri mette in crisi la linea editoriale di Feltri in difesa della Lombardia | VIDEO

L'ex giornalista, da sempre fiero difensore dell'operato di Attilio Fontana, ora dice che la situazione è al limite della decenza. Il motivo? La moglie, 82 anni, non è mai stata chiamata per l'immunizzazione (nonostante avesse tutti i requisiti)

08/04/2021 di Enzo Boldi

Chissà cosa ne pensano i sovranisti difensori d’ufficio della Regione Lombardia delle parole di Vittorio Feltri sul piano vaccinale (fallimentare della Regione Lombardia). Chissà se quelli che hanno attaccato Chiara Ferragni e Fedez – “rei “di aver reso pubbliche tutte le incongruenze tra quel che viene raccontato da Attilio Fontana e dai suoi assessori e la realtà – adesso si rivolgeranno con gli stessi toni e modi nei confronti del fondatore di Libero quotidiano. Chissà se Libero quotidiano, ora che anche il suo fondatore (e prima firma negli editoriali) ha svelato il malfunzionamento della macchina lombarda, la smetterà di difendere la gestione che la Regione (fino ad ora) ha avuto dal punto di vista vaccinale. Perché oggi Feltri ha messo in luce le stesse problematiche palesate dai Ferragnez qualche giorno fa.

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Questa mattina, in collegamento con L’Aria che Tira (La7), il fondatore di Libero ha raccontato una vicenda accaduta alla sua famiglia. Una storia che, di fatto, smentisce tutta la linea editoriale del suo giornale. Ripercorriamo le tappe. La conduttrice, Myrta Merlino, fa una domanda personale a Vittorio Feltri: «Ma tu sei stato vaccinato?». Ma l’ex giornalista, prima firma negli editoriali di Libero quotidiano, ha spiegato che la sua età – quasi 78 anni – non gli permette di accedere, ancora, alla campagna vaccinale portata avanti dalla Regione Lombardia. Poi la narrazione di cosa è successo a Enoe Bonfanti, sua consorte dal lontano 1968: «In Lombardia succede di tutto – ha detto l’ex giornalista -. Pensa che mia moglie, che ha 82 anni, aveva fatto la domanda via web e non l’hanno mai chiamata».

Vittorio Feltri smentisce Libero, la sua linea editoriale (e se stesso)

Insomma, il modello Lombardia difeso quotidianamente da Libero – vari titoli e articoli che parlano di attacchi mediatici privi di fondamento solamente per contrastare la “locomotiva d’Italia” solo perché amministrata dal Centrodestra – viene smentito nel giro di pochi secondi. Insomma, quando un fatto puramente personale tocca un personaggio che lavora a Libero (anzi, il fondatore del giornale) allora vengono alla luce le magagne che quello stesso quotidiano ha sempre provato a smentire con una narrazione priva di contenuti veritieri.

Dall’accanimento mediatico alla verità quanto si tocca il proprio orticello

Perché è palese che la prima fase della campagna vaccinale in Lombardia abbia fatto acqua da tutte le parti. Fin dall’origine, dalle dichiarazioni prive di senso dell’ex assessore alla Salute e al Welfare – Giulio Gallera – che non voleva richiamare i medici in vacanza per iniziare le somministrazioni, alla clamorosa vicenda (ma specchio di una cattiva gestione) del portale per le prenotazioni gestito da Aria Spa. Una situazione sempre smentita dal quotidiano diretto da Pietro Senaldi. Ma ora, quando si tocca il proprio orticello, la situazione viene a galla. E Vittorio Feltri, giustamente risentito per quanto accaduto a sua moglie, non le ha mandate a dire (anche se non è chiaro quel «alla fine mi sono dovuto arrangiare con i miei mezzi») palesando quella verità raccontata da quasi tutti i media. Tutti tranne Libero. Almeno fino a questa mattina.

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