L’ultimo sproloquio editoriale di Vittorio Feltri sull’omosessualità
Ancora una volta, dichiarazioni senza né arte né parte per il fondatore di Libero
07/02/2021 di Enzo Boldi
Eppure continuano a ospitare le sue boutade negli studi televisivi. Nei giorni scorsi si è alzata una polemica, l’ennesima, nei confronti di Vittorio Feltri che, ospite di Stasera Italia (su Rete4) ha detto che vorrebbe al governo Adolf Hitler. Già questo – sommato a una serie di altri pensieri espressi (random) nel corso delle varie ospitate sui canali Mediaset – dovrebbe aver allertato i vertici del Biscione. Ma si sa, le dinamiche televisive vogliono e amano la polemica perché tutto questo produce ascolti. E a tutto questo si aggiunge il video-editoriale del fondatore di Libero in cui rilascia dei veri e propri sproloqui privi di senso e fondamento. La storia di Vittorio Feltri omosessualità obbligatoria.
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Da qualche giorno, Libero quotidiano ha lanciato il suo nuovo format con gli editoriale in versione video. E non poteva mancare la presenza del fondatore ed editorialista di punta della testata diretta da Pietro Senaldi. Il tema è quello dell’omosessualità, su cui Feltri ha già dimostrato negli anni passati di avere poca conoscenza (e soprattutto equilibrio nel commentare).
Vittorio Feltri omosessualità obbligatoria, l’ultimo sproloquio
Nel video-editoriale Vittorio Feltri omosessualità obbligatoria, si parte con i soliti cliché che riassumiamo così (senza virgolette, perché si tratta di una sintesi): non ho nulla contro i gay, mi accusano di non sopportarli ma ho molti amici omosessuali. Versioni già ascoltate e già lette, provenienti dallo stesso personaggio. Ma l’aspetto più grave arriva sul finale del suo editoriale in cui afferma un qualcosa completamente estraneo alla realtà.
«Passano gli anni e si è imposta, è diventata una cosa che non suscita più nessun sentimento negativo, però adesso è diventata un orgoglio e se devo dirla tutto prima che diventi obbligatoria io preferirei morire». L’ex giornalista, dimessosi dall’ordine per evitare l’espulsione a causa delle reiterate violazioni dei principi di correttezza deontologica della professione, parla di omosessualità obbligatoria, senza alcun motivo. Ma intanto solletica, con le sue parole, gli istinti di chi lo segue pedissequamente come detentore di una verità biblica: il liberismo (o il rutto libero).